Questo grande progetto “Pitagora Mundus”, che, a detta dell’amministrazione comunale, produce un grande indotto economico e una grandissima pubblicità a Belvedere, approda al Comune nel 2014.
È a quell’anno infatti che risale un protocollo di intesa a firma del sindaco Granata.
La regolarità contabile ed il parere del servizio finanziario sono bianchi perché non si prevedono esborsi sul bilancio comunale.
Lì si afferma che esistono già tre Borghi della Sapienza: a Diamante a Scigliano ed a Sant’Agata d’Esaro.
Ed oggi che fine hanno fatto questi borghi? Vi lasciamo indovinare…
Torniamo alla delibera: nel protocollo di intesa non si capisce ciò che dovrebbe fare questo Istituto. Si parla genericamente di scambi socio-educativi e stage nelle aziende, scambi commerciali e cooperazione internazionale, dove per “cooperazione internazionale” si intendono, secondo questo protocollo di intesa, “corsi di formazione di carattere internazionale” e “corsi di lingua e cultura italiana”.
In cambio il comune deve mettere a disposizione dell’Istituto diverse stanze, persino una per il direttore, in realtà nel protocollo si chiede un intero stabile, una navetta per la Marina ed altre cose.
Ed inoltre “deve garantire l’ospitalità di almeno 4 notti per un ambasciatore” che l’Iscapi s’impegnava a portare a Belvedere ogni mese. Tre ambasciatori ogni estate… praticamente Belvedere doveva diventare una sede decentrata dell’ONU, secondo tutte le fandonie che sono scritte li.
Nel 2015 l’accordo si estende al liceo, all’epoca a guida della preside Cianciulli, ed ecco che arriva il corso di italiano “aggratis”, che invece avrebbe dovuto erogare l’Iscapi, secondo l’accordo.
Dalla loro pagina Fb si può vedere che la metodologia è sempre la stessa: un tour Operator (abusivo) che offre vacanze in Italia abbinate ad un corso di lingua.
Dai vari volantini promozionali si possono vedere pacchetti promo, sconti sui prezzi ed offerte differenti.
Un tour Operator vero e proprio, non a caso nella pubblicità utilizzano il termine “vacaciones” (vacanze), che incassa dall’estero, ma che in Italia ha le vesti di un ente no profit di “cooperazione internazionale”.
C’è da evidenziare che il protocollo impegna l’Iscapi a “promuovere l’immagine del Comune attraverso tutti i veicoli di comunicazione nazionale ed internazionale”.
Beh, non ci vuole molto a verificare il logo del Comune NON è mai stato apposto, su nessun volantino, video, o altro.
Sono un’attività imprenditoriale che macina soldi, mica possono mettere il logo del Comune!
Nel 2019 questo protocollo scade e prontamente viene rinnovato dall’Iscapi, da Granata e dalla Cianciulli. Delibera copia conforme alla precedente.
Ma veniamo ai due passaggi fondamentali di questa vicenda:
Il primo punto è una dicitura che si ripete costantemente sia nel 2014 che nel 2019 ossia “riconoscere al Comune, o a soggetti privati da esso indicati, la spesa per ospitalità ed alloggio per una cifra forfettaria totale di euro 100 (CENTO) MENSILI a studente”.
Quindi l’Iscapi paga (ci auguriamo non al comune, perché già questa ipotesi scritta nero su bianco farebbe saltare sulla sedia chiunque – mai visto un comune che incassa per fare da intermediario immobiliare – ma supponiamo sia dovuta ad una crassa ignoranza di chi scrivei), dicevamo l’Iscapi paga 100 euro al mese a studente per l’alloggio di questi argentini: 50 persone al mese fa 5mila euro, per tre mesi fa 150 persone fa 15mila euro.
15mila euro diviso 10 alloggi (perché nel progetto di Albergo Diffuso è indicato un fabbisogno di 10 appartamenti per il Pitagora Mundus) fa 1500 euro per tre mesi per ogni alloggio, ossia 500 euro al mese per alloggio.
A Belvedere Marittimo, nei mesi di giugno, luglio e settembre. In piena alta stagione. Il guadagno per ogni alloggio è di 500 euro al mese.
E questo sarebbe l’indotto economico creato ed il vantaggio ottenuto di cui si vanta ai quattro venti il sindaco Cascini? E soprattutto, questo sarebbe quello che dovrebbe sostenere il nuovo ente che stanno programmando di fondare?
Ricordiamo, questa spesa (ridicola) a fronte di un importo totale incassato (non si sa dove) dall’Iscapi di 334mila euro in tre mesi, secondo i costi della quota di partecipazione del loro sito internet.
E giova ricordare senza alcun costo di gestione perché parliamo di una organizzazione fantasma: sfrattata dalla sede legale di Rende, adesso stanzia a Belvedere negli uffici messi a disposizione dal Comune e quindi a costo zero.
Non ha nessuna struttura organizzativa: risulta essere priva di dipendenti.
Quindi tra sede e struttura i costi di gestione sono zero.
E la cosa grave è sempre la totale mancanza di trasparenza: non si riesce a trovare statuto, bilanci, il rappresentante legale, il direttivo… nulla. Tutto avvolto in un nebuloso mistero.
Il nulla del nulla.
Quello che si trova su albi pretori ed articoli di giornali sono solo debiti e incompetenze di gestione.
Veniamo a secondo punto:
Si legge chiaramente come l’allora sindaco Granata fece scrivere nero su bianco “che non ci sono spese da assumere per il Bilancio comunale”.
Tradotto: per fare questa cosa io non spendo neanche un euro ed è tutto a carico tuo.
Eccetto l’impegno ad assicurare le stanze, che stavolta l’Iscapi sceglie dettagliatamente (“nella casa comunale, al primo piano, di fronte l’ufficio tecnico”) .
E difatti non vi è alcun impegno di spesa sull’albo pretorio del comune, fino al 2022.
Poi arriva Cascini, e l’Iscapi, che era sparita da Belvedere nel 2019 non facendosi più vedere, va a battere cassa, ed ecco che la musica cambia ed iniziano ad arrivare i soldi per foraggiare questa attività lucrativa a tutti gli effetti.
In barba alla delibera che assicurava nessun aggravio a carico delle casse comunali.
Nel 2022 i primi, che sono pochino visto che questa Iscapi ha “lavorato” solo a settembre sembrerebbe dai loro promo, e poi nel 2023 dove invece si sta facendo carne da macello, addirittura deliberando la fondazione di un nuovo ente da parte del comune, il quale avrà la finalità di proseguire il Programma Pitagora Mundus (“l’estensione dei servizi logistici a supporto attualmente offerti dall’Amministrazione Comunale per la realizzazione e gestione della sede di coordinamento alle attività Pitagora Mundus sul territorio”), ma il quale ente sarà da dare in gestione ad Iscapi per cinque anni, il quale Iscapi verrà pagato dall’ente neonato per il controllo dello stesso.
Quindi il nuovo ente avrà un capitale pubblico, non si capisce come dovrebbe sostenersi, perché dai conti che abbiamo fatto in base a quel poco che possiamo dedurre dal fantasmagorico progetto, 10 appartamenti e 15mila euro all’anno ci sembrano pochini, è quello che avrà nelle casse servirà a pagare il servizio del “centro di comando” reso da Iscapi per cinque anni.
Come il gioco delle scatole cinesi… Il tutto con soldi pubblici però.