Stop al Reddito: si ritorna ai ricatti, allo sfruttamento legalizzato e al lavoro nero

di Ferdinando Gentile – La Base Cosenza 
Nelle ultime ore a tutti i percettori del reddito di cittadinanza sono stati inviati messaggi con quanto scritto in foto. Di fatto, la comunicazione, sancisce la fine per migliaia di persone di un vero sostegno al reddito. La presa in carico dei servizi sociali, altro non è che l’ennesima scheda anagrafica da compilare per ingrossare gli archivi statistici. Così come il progetto gol e i corsi affini, altro non sono che l’ennesimo regalo (economico) agli enti di formazione, che tramite i loro corsi rilasciano attestati che non serviranno a produrre opportunità lavorative. Di fatto questa operazione riporta nella condizione di ricattabilità migliaia di persone. Solo una politica miope e collusa con i prenditori di turno può essere contraria alla forma di welfare più importante degli ultimi 20 anni. E pure, sarebbe bastato potenziarlo, migliorarlo, costruendo politiche sul lavoro che affiancando la misura avrebbero potuto ricostruire speranza di futuro per tutti/e.
Da agosto si ritorna quindi alla piena ricattabilità, allo sfruttamento legalizzato e al lavoro nero.
Solo una grande mobilitazione permanente degli sfruttati di questo paese può imporre un cambio di rotta, può costruire un percorso di riscatto delle fasce impoverite, altrimenti il nostro futuro continuerà ad essere costellato da sfruttamento e precarietà.