Nonostante i vari proclami del Presidente della Regione Calabria, con la neonata Azienda Zero, che dovrebbe gestire tutta la rete territoriale per l’ emergenza-urgenza 118, noi sanitari, che ogni giorno ci interfacciamo con il nostro territorio, possiamo dire che così non è; In questi lunghi periodi di desertificazione di mezzi e personale (in particolare medici), il personale sanitario di tutte le aziende sanitarie, in particolare l’Asp di Cosenza) ha più volte segnalato e suggerito di riorganizzare tempestivamente, la macchina operativa.
Nessuna risposta da parte delle varie direzioni, solo proclami.
Nonostante tutto, il personale sanitario, continua a stento, con grande sacrificio e senso di responsabilità a proseguire in questo articolato servizio, fatto di inefficaci organizzazioni che, negli ultimi 20 anni, hanno portato la Calabria ad essere l’ultima regione di Europa, avendo il segno meno, per quanto riguarda: (LEA, strategie sanitarie ecc, investimenti a lungo tempo); questo ha fatto si, che, i giovani professionisti, laureati in Calabria, siano andati ad arricchire molte regioni del nord Italia, per colpa della “Incompetenza di molti politici e dirigenti”.
Questo, per concludere, che, anche il servizio 118 in Calabria, che doveva essere rimesso a nuovo con l’istituzione dell’Azienda Zero sulla stessa linea dell’ “AREA LOMBARDIA”, ad oggi, continua a proseguire con:
– AUTOMBULANZE VECCHIE DI 9 ANNI E 400000 KM.
– 1 AUTISTA E 1 INFERMIERE IN AUTOMBULANZA.
– NESSUNA AUTOMEDICA.
Il personale sanitario, in Calabria, chiede lo stesso rispetto istituzionale, che esso stesso pone verso le proprie aziende chiedendo che:
1) VENGA INSERITA 1 UNITÀ (INFERMIERE, OSS, SOCCORRITORE), nelle autombulanze, già usurate dal tempo e dal loro normale utilizzo; Questo garantirebbe un maggiore equilibrio tra i vari carichi di pazienti trasportati.
2) VENGANO ACQUISTATI AL PIÙ PRESTO NUOVI MEZZI DI SOCCORSO.
3) ATTIVAZIONE AUTOMEDICA.
Tali richieste , erano già state fatte prima della stagione estiva, in Calabria, da molti sanitari, per evitare lo strazio degli operatori rimasti a fare questo servizio. richieste inevase. Il personale è esausto e pronto a stati di agitazione nazionale.
Chiediamo al Presidente Occhiuto, al Presidente del Consiglio dei Ministri, e al Ministro della Salute, di intervenire alla risoluzione della problematica.