Gioacchino Criaco: “Elkann tra le querce di PietraPennata ci spiega i Consorzi di Bonifica”

dalla pagina FB di Gioacchino Criaco

Elkann tra le querce di PietraPennata ci spiega i Consorzi di Bonifica

Prosegue il tour al sud, dalla stazione di Reggio in carrozza e cavalli fino a Pentedattilo, a verificare i danni del fuoco dei giorni scorsi sotto la rocca arrossata dagli Alberti. E poi a salire, indossato il cappotto cammello che fra gli scrittori lo rende il più bello, nonostante il clima, in montagna lo insegnano i villani che un capo pesante lo si porta sempre: e PietrPennata se ne sta appollaiata sopra una terrazza aspromontana che si affaccia sul mare, uscita di getto dal pennello e dal genio di Pitloo. Un villaggio fra le selve che sa di mare, fondato da un drappello di maltesi in cerca di tregua, che invece di soldi donarono ai propri discendenti e amici un lascito di nomi: Candia, Aurora, Oriente, Mannino; i maltesi oltre alla pace trovarono un vino straordinariamente forte e, ebbri, misero il mare fra i monti, per sempre. Lear superò la roccia con le ali spiegate e finì in un prato verdissimo accerchiato da querce millenarie: “il paesaggio più bello che io abbia mai visto”.

Quel quadro unico non c’è più, rapito dall’incuria e dai tradimenti dei calabresi. E forse per questo, per riavere ciò che ogni giorno diamo in pasto al disastro, che si rende improcrastinabile, quanto la chiusura della Limina, l’accorpamento dei consorzi: affinché ci sia una regia unica che razionalizzi i 400 milioni e passa dei progetti PNNR dei consorzi, e gli 80 milioni che gli enti avanzano dalla Regione. Che i consorzi si occupano di acqua, acqua e terra che sono il futuro dell’umanità e 500 milioni, impiegati bene potrebbero rappresentare un’ottima cura per le acque e le terre, malmesse, della Calabria.
Un fatto così evidente, che però non entra in testa nemmeno ai membri della maggioranza. Una risoluzione talmente importante da richiedere l’imposizione di fiducia, in questo agosto che si annuncia straordinario di kermesse, crogioli cult e flussi turistici, Simon algerino permettendo.

E il 3 agosto sarà il giorno dei giorni per la Calabria, ormai tutta lato spiaggia col solito mojito in mano.
O passa la fiducia o si va a casa. O si vota o si muore. E si sa, che agosto è l’unico periodo in cui la Calabria sia viva. Si sa, che in estate non si può morire.