Antonio Russo è il sindaco di Crosia, un piccolo comune della provincia di Cosenza, sulla costa jonica, dal 2019. Si tratta del suo terzo mandato alla guida del paese, dopo quelli del 2004 e del 2014. Russo è un avvocato di professione e fa parte della lista civica Evoluzione, che ha ottenuto la maggioranza dei voti alle ultime elezioni comunali.
Ma cosa ha fatto il primo cittadino per il bene di Crosia in quasi un decennio di amministrazione? La risposta è: nulla. Anzi, peggio che nulla. Ha portato al collasso le casse comunali con oltre 20 milioni di euro di debiti e ha fatto commissariare il comune stesso. Ha trascurato i servizi essenziali, come la raccolta dei rifiuti, la manutenzione delle strade, la sicurezza dei cittadini. Ha favorito gli interessi privati a scapito di quelli pubblici, concedendo licenze edilizie a volontà e appalti su appalti a società amiche. Ha ignorato le richieste e le proteste dei residenti, che si sono sentiti traditi e abbandonati dal loro sindaco.
Ma come fa Russo a mantenere il suo potere politico nonostante il disastro che ha provocato? La spiegazione sta nel suo controllo capillare del territorio, basato su una rete di clientelismo e scambio elettorale. Il sindaco (nullatenente da visura fiscale) possiede di fatto una Srl (intestata al figlio) che gestisce le amministrazioni condominiali di molti edifici del Comune. In questo modo, riesce a condizionare lavoro e voti dei condomini, offrendo loro favori in cambio del suo sostegno.
Russo è un sindaco che si è arricchito sulle spalle dei suoi concittadini, senza alcun rispetto per la legalità e la democrazia. Ma la sua carriera politica è ormai agli sgoccioli. I cittadini stanno aprendo gli occhi e si stanno organizzando per chiedere le sue dimissioni. La fine definitiva del suo regno di malaffare è vicina. Crosia merita di meglio!!!
Lettera firmata