Il centro storico, anche e soprattutto negli ultimi cinque “gloriosi” anni occhiutiani, si è ridotto ancora di più in pezzi.
La Casa delle Culture è praticamente sempre chiusa e versa in condizioni pietose, il vecchio Liceo Telesio (di proprietà della Provincia di cui Occhiuto era presidente) è da anni in corso di ristrutturazione e non finito, Piazzetta Toscano è in condizioni di allarmante degrado, anche igienico-sanitario.
Basti vedere in quali condizioni versino, per esempio, i muri, le strutture termali ed i mosaici della lussuosa “domus” romana messi alla luce nella suddetta piazzetta e poi improvvidamente coperti da una improbabile e presuntuosa copertura, molto simile a quella del Castello, che ne impedisce la vista e la manutenzione.
Basti vedere la quantità di vetri rotti e di spazzatura sparsa per l’erbaccia alta che cresce rigogliosa sotto al manufatto in vetro, ferro e cemento per capire quanto poco siano interessino, ad Occhiuto, il centro storico, i suoi monumenti ed i suoi edifici pubblici.
Altro che turismo, il centro storico è andato definitivamente in pezzi!
La targa apposta all’inizio di Corso Telesio, dimostra che ha vinto, finora, una visione “estetistica”, più che estetizzante della città.
Per tacere dei continui crolli e della pantomima della “caccia ai proprietari” per addossare loro tutte le responsabilità. Il centro storico di oggi è lo specchio dell’amore di Occhiuto per la nostra città.
Alberto Frisone