Lettere a Iacchite’: “Schede bianche come i sogni”

Spett. le Iacchitè.com,
sono un Vs assiduo lettore, siete fantastici e Vi seguo ad ogni rintocco.
I Vs articoli mi hanno fatto molto pensare e ridere, di tanto in tanto (con quel po’ di dialetto qua e là che non guasta, perché nonostante tutto sono orgoglioso di essere cosentino).
Ne avete raccontato peste e corna (documentate) della politica cosentina, tanto che ad un normale cittadino avete tolto la voglia di andare a votare.
E’ un diritto ricevuto, i miei antenati sono morti per darmelo, ma con che coraggio do il mio voto (significato:espressione della volontà del cittadino) perché è parente o amico del parente o mi ha promesso il lavoro (sì, ho sentito anche questo) o mi regala 100 euro oggi e domani se li riprende con astuzia “Lupinesca”. Ci vo ficatu!
Faccio uno strappo alla regola. Ho il diritto di votare? Bene, allora la mia scheda sarà bianca, sinonimo di pulizia, di chiarezza e trasparenza perché è questa la mia vera volontà di cittadino.
Mi piacerebbe che anche i miei concittadini la pensassero così, in modo da creare una “rivoluzione culturale” di ridondanza nazionale e che partirebbe proprio da qui, dalla NOSTRA COSENZA.
Vorrei vedere la faccia dei politicanti con 2000/3000 schede non valide. U sa chi vrigogna! E mò cumu vi conzati ia?
I sogni hanno lo sfondo bianco. E lunedì quando mi sveglierò dovrò affrontare, la solita, cruda realtà.

Vincenzo Gatto