Basterebbe essere una persona onesta e corretta, un politico con alto senso civico, morale ed etico, per rifiutare un endorsement da uno come Verdini.
Ma non è il caso di Carletto il maialetto. Che non bada certo a queste sottigliezze. Per lui tutto fa brodo, anzi, tutto fa scifu. L’importante è che la pappatoia sia sempre colma fino all’orlo. E non importa chi la riempie. Basta ca s’abbutta. E che gli lascino arruzzulari u scifu tranquillamente. Perché Carletto ama ‘mbruscinarsi nei suoi stessi rimasuagli. Piuttosto che spartirli con qualcuno che ne ha bisogno. Preferisce buttarli, ma non donarli.
La paura di non abbuttarsi è tale da sovrastare l’ultima briciola di altruismo che gli è rimasta. Oggi nella sua zimma a riempirgli u scifu arriva Verdini. Una persona che solo chi è come lui vorrebbe come amico. Infatti Carletto non si fa remore a sguazzarci insieme.
Cosa non farebbe per nu prisuttu, dua scarafuagli, milangiani chijni, e crapriattu e patati?
Ma chi è Il macellaio Verdini diventato banchiere e politico tra intrighi, massoneria e affari loschi? Un cesso di persona che più cesso non si può. Roba che appena lo vedi, una persona normale, palumma al volo.
Uno dal quale stare alla larga se non si è loschi come lui. Un vero nemico del popolo. Amico degli amici per eccellenza. Lui sta con chi traffica: Berlusconi prima, Renzi adesso. Dove c’è da lucrare sulle spalle della gente, lui c’è.
Solo per questo, un politico serio, non si siederebbe mai vicino ad uno così: ci fai brutta figura con la gente. Ma a quel maialetto di Carletto va bene così, del resto lui è abituato a frequentare questo tipo di soggetti. Basta guardare la sua storia politica e i suoi mentori per capire che non è diverso dal suo compare Verdini.
Ha commesso più reati lui, Verdini, contro la pubblica amministrazione, che 10 Occhiuti messi insieme. Cito alcuni casi in cui è coinvolto solo per renderci conto con chi abbiamo a che fare, roba che neanche Franco Pino.
Caso de La Maddalena: accusa di concorso in corruzione. Caso della P3: rinvio a giudizio per corruzione. Caso de L’Aquila. Caso della P4. Caso del Credito Cooperativo Fiorentino: rinvio a giudizio per truffa e bancarotta. Caso dell’immobile in via della Stamperia: rinvio a giudizio per finanziamento illecito e truffa. Caso Settemari : accusa di truffa. Caso dell’appalto della Scuola Marescialli: 2 anni in primo grado per concorso in corruzione. Caso della Toscana Edizioni: accusa di bancarotta. E si può continuare.
Ora, dico io, che bisogno c’è di portare questo soggetto in città, quale esempio intende dare ai bambini Carletto? Che vuole dirci il maialetto, di diventare come Verdini? Che è un modello da seguire? Che bisogna fare come lui per affermarsi nella vita? Che bisogna imbrogliare, truffare, corrompere, per definirsi un buon politico?
Roba da pazzi. Ma na pocu i vrigogna la provate? A che serve questa buffonata di oggi? Di sicuro serve per far capire agli amici degli amici che se dovesse mai vincere Guccione, gli affari loschi si possono continuare a fare: garantisce Verdini. Un nome una garanzia.
E poi, capisco Guccione che è interessato aru scifu, e per riempire il suo ce ne vuole di roba, ma chi va stasera a vedersi, o a sentire questo ambiguo personaggio della politica italiana, causa dei nostri mali, chi gustu cci piglia? Ma davvero a Cosenza c’è gente che va ad ascoltare Verdini? E che lo vota? Perché se è così ha ragione George Orwell: un popolo che elegge corrotti, impostori, ladri, traditori, non è vittima, è complice. E Verdini è di sicuro un corrotto.
GdD