CIRO’ MARINA – Metti la più grande interprete della musica italiana insieme ad uno dei pianisti jazz più talentuosi al mondo. Inseriscili in una magnifica cornice storico-naturale come quella dei mercati saraceni e miscelali con un allestimento scenico tra i più suggestivi mai visti ed ottieni due ore di pura emozione. Quell’emozione che rilassa l’anima, che scaccia i pensieri e riporta la luce. Forse non è un caso che il tour di Fiorella Mannoia e Danilo Rea si chiami “Luce” perché – a parte le centinaia di candele che circondano il pianoforte e fanno da spettacolare scenografia al concerto – quando si assiste ad un concerto così bello, elegante, quasi sussurrato si torna a casa con una luce nuova. Tutto grazie ad uno straordinario sodalizio tra due grandi artisti della musica italiana:
“Ce lo eravamo promessi da tanto, e finalmente ci ritroviamo sullo stesso palco – ha detto Fiorella Mannoia aprendo il concerto -. Il mondo del jazz e il mondo del pop si incontrano, in una cornice suggestiva, senza schemi. Io e Danilo ci chiedevamo sempre come fare questo concerto ed abbiamo preso le canzoni per noi più importanti e le presentiamo senza sovrastrutture…solo musica nella sua libertà”.
Una spettacolare esibizione di Danilo Rea apre il concerto nella notte di Cirò Marina. In quella che è stata ribattezzata Arena Saracena i posti in platea sono tutti occupati e gli spettatori godono subito del talento del pianista vicentino. Dal pianoforte a coda immerso nelle luci delle candele emergono le note delle più belle musiche e canzoni dello scorso millennio riviste in chiave jazz. Rea svaria dai Beatles a De André, dagli U2 a Morricone: da “Tu si ‘na cosa grande” a “Whit or without you”, da “C’era una volta in America” a “Bocca di Rosa”, da “Hey Jude” a “Il Pescatore”. Quindici minuti di vera goduria musicale.
Poi entra lei, Fiorella Mannoia, la signora della musica italiana. L’interprete che sa dare a qualsiasi brano che canta una intensità fortissima: che sia Besame mucho o Messico e Nuvole. E’ una scaletta che permette i fare un tuffo nella canzone che resta nel tempo che è memoria, storia della cultura musicale. Fiorella Mannoia, abito rosso, scarpe rosse tacco 12 che si leva dopo tre brani (“finalmente libera” urla). Il pubblico canta con la “rossa” in rosso. Si esalta con “La donna cannone”, quasi balla con “Messico e Nuvole” e “Vieni via con me”, si emoziona con “Felicità”, “Sally”. Da pelle d’oca l’interpretazione di “Margherita” e poi
il gran finale con sorpresa: Fiorella Mannoia chiama sul palco Noemi che assisteva al concerto tra il pubblico con l’altra “rossa” della canzone italiana cantano “Quello che le donne non dicono” prima del saluto al pubblico con “Che sia benedetta” e “La casa in riva al mare”. Tra il pubblico anche l’attore Vinicio Marchionni che Fiorella Mannoia ha salutato dal palcoscenico.
Due note sull’organizzazione: tutto perfetto sia all’interno, con la tribuna realizzata appositamente per trasformare l’area in una arena per spettacoli, sia all’esterno con un grande dispiegamento di volontari. Forse servirebbe un po’ più di illuminazione proprio nei piazzali esterni visto che il ritorno verso i parcheggi è stato quasi tutto al buio e magari qualche accesso in più per evitare code all’ingresso ed all’uscita. Fonte: il Crotonese