Lettere a Iacchite’: “Così hanno rovinato anche lo Jonio Cosentino”

Caro Direttore,
il profumo del mare, le acque limpide e trasparenti. Questo nell’ immaginario individuale il ricordo che resisteva nella mia mente del mare di Rossano contro le vergognose immagini di un Tirreno continuamente offeso dai fanghi di depurazione che anziché essere lavorati da apposite aziende specializzate, vengono sversati in mare, persistendovi per giorni a causa della loro elevatissima concentrazione. Insomma quelle nauseabonde enormi chiazze che fino a qualche anno fa l’Arpacal regionale identificava come fioritutre algali.

Così ieri il mare di Rossano puzzava di un’olezzo tra il chimico e la fogna, mentre una patina oleosa e trasparente galleggiava a testimoniare chissà quale vergognoso sversamento. Da queste parti lo sanno pure i muri che gli innumerevoli rivoli presenti sul lungomare Sant’Angelo e sull’attiguo viale Mediterraneo che prima apportavano al mare un’acqua pura, cristallina e … freddissima, ora gli conferiscono solo una melma grigiastra unita a chissà quale diavolo di sostanza.

Quanto sopra, sia che si tratti di Jonio o Tirreno, senza che vi sia interessamento alcuno, nell’incapacità assoluta di intervenire da parte dei Comuni e soprattutto di una Magistratura inesistente nella difesa dell’unica risorsa regionale rimasta. A pensar male sembrerebbe di un diabolico e accuratissimo patto scritto a tavolino per fare di questa regione solo un parco protetto dedicato solo al malaffare che non deve essere disturbato da niente e da nessuno. Neanche dai turisti. A chi non sta bene la strada verso uno degli sgarrupati aeroporti calabresi è indicata. Prego accomodatevi fuori. Che nessuno disturbi il manovratore. A pensar male…ovviamente.

Lettera firmata