Ospedale di Praia. Praticò: “De Lorenzo scelga da quale parte stare: o con Occhiuto o con i cittadini”

Cari Cittadini avverto la necessità di informarVi in merito ai rischi sempre più concreti che quanto ottenuto in favore dell’Ospedale di Praia a Mare in questi anni possa subire una drastica battuta d’arresto, se non addirittura un arretramento, constatata l’inerzia amministrativa di chi in questo momento ha l’onore di amministrare la collettività.
Vi invito a leggere e meditare attentamente il comunicato che segue.

di Antonio Praticò, ex sindaco di Praia a Mare 

È di ieri la notizia che, sul ricorso presentato al TAR di Catanzaro da un comitato di cittadini di Paola per l’ospedale, la Regione Calabria, che si era costituita in giudizio, ha fatto marcia indietro: il Piano di Rientro per il Riordino della rete ospedaliera è INEFFICACE, perché è privo dei pareri ministeriali.

Ne prendano atto quei sindaci, a partire da quello di Praia che, quando è uscito il decreto n.198, non ha lesinato lodi al Presidente Occhiuto perché il Piano dava una prospettiva alla sanità calabrese e un futuro roseo anche per il nostro ospedale. E, però, il sindaco di Praia, pur riconoscendo che, in detto piano, l’ospedale di Praia perdeva l’UOC (Unità operativa complessa) di Chirurgia e la stessa direzione sanitaria, non ha inteso ascoltare né le proposte che gli provenivano dal comitato per l’ospedale e né quelle del sottoscritto.

Tanto che finora non ha prodotto nessuna iniziativa a tutela della sentenza n.384/2022 e dello stesso cosiddetto Decreto Sciabica. Per perdere tempo si è rivolto allo stesso Dott. Sciabica per sapere se il Decreto che porta la sua firma è stato soddisfatto in toto, quando lui stesso sa che non è così. Il sindaco di Praia a Mare deve capire che è giunto il momento di decidere seriamente. O scegliere di continuare a seguire la logica del gruppo politico di appartenenza e, quindi, stare fermo per non dispiacere i propri referenti a livello regionale e lo stesso Presidente Occhiuto, oppure, che è la cosa più sana e corretta da fare, schierarsi dalla parte dei cittadini utenti che hanno bisogno di un ospedale efficiente, sicuro dove ci siano tutti i reparti, i servizi e il personale previsti dal citato decreto Sciabica e, quindi, rivolgersi al Consiglio di Stato, perché vengano rispettate le sentenze emanate dallo stesso e il cosiddetto Decreto Sciabica, tenendo nella debita considerazione la delibera dell’Asp di Cosenza n.1030/2021, fatta propria dalla Regione Calabria e trasmessa al Ministero competente nel dicembre 2022, che è da considerarsi nulla perché risulta manchevole delle Tabelle C e D, né allegate né richiamate, del cosiddetto Decreto Sciabica.

Il DCA n.51/2022 che modifica il DCA-64 emanato dal presidente della Regione Calabria, on. le Occhiuto, è nullo unitamente al decreto 198/2022. Come pure le tabelle A e B allegate al DCA 51 risultano configurate da chi? Dal momento che non rispecchiano le tabelle A e B approvate e allegate al decreto giudiziale del dott. Sciabica.

Lo stesso invito è indirizzato al sindaco di Tortora e ai quattro consiglieri di minoranza, ai quali mi ero rivolto, dopo il silenzio del sindaco di Praia alle proposte che gli avevo fatto pervenire. Gli stessi, pur condividendo le mie argomentazioni e le iniziative da portare avanti, non le hanno accolte perché, a quanto mi è dato sapere, alla Regione hanno gli stessi referenti politici del sindaco di Praia a Mare. Anche per loro si profila la stessa scelta. O con i politici di riferimento o con la gente che ha bisogno di un ospedale efficiente.

Non si può tergiversare. Non nascondo che, dopo il loro diniego, ho scritto loro una lettera un po’ piccata. Ne pubblico qualche passaggio, perché è tempo che si sappia chi rema a favore dell’ospedale e della gente, e chi nei fatti non fa nulla.

“Ora siete venuti fuori, Voi, inutili parolai che avete dimostrato di essere presunti difensori dell’ospedale di Praia a Mare. Oggi dove siete? …Continuate a stare zitti… Noi continueremo a lottare e porteremo l’ospedale di Praia ad essere quello stabilito dal Consiglio di Stato con sentenza 384/2022, congiuntamente a quanto stabilito dal Decreto giudiziale del dott. Sciabica del settembre 2017”.

Dopo la decisione del TAR prima richiamata, è presumibile che la Regione Calabria apporterà delle modifiche al Piano. Per l’Ospedale di Praia deve eliminare tutti gli errori e le nullità sopra evidenziate, altrimenti verrà meno la stessa autonomia del nosocomio che le deriva dal Decreto Sciabica. Se le Amministrazioni di Praia, in primis, e Tortora, che hanno sempre collaborato insieme, continueranno a mantenersi inerti e poco attente alle problematiche sollevate, il destino dell’ospedale è già segnato e sarà relegato a un ruolo marginale. Tutti noi cittadini dobbiamo fare in modo che ciò non succeda, partendo dalle raccolte di firme tanto criticate dal Sindaco di Praia, che hanno una finalità ben precisa che è quella di smuovere la Sua inerzia. E se si rendessero necessari, dovremmo sostenere anche sacrifici economici per nominare un legale, come ha fatto il comitato a Paola, che porti avanti una battaglia di civiltà per il rispetto delle leggi, a favore dell’ospedale di Praia e di una buona sanità a tutela non solo dei Praiesi, delle popolazioni che gravitano direttamente su Praia, ma anche di tutto il comprensorio dell’Alto Tirreno Cosentino e dei tanti turisti che affollano le nostre zone nel periodo estivo.