Nicola Gratteri è il nuovo procuratore della Repubblica di Napoli, l’ufficio inquirente più grande d’Italia con 112 pubblici ministeri in pianta organica e 99 in servizio, competente su un territorio di quasi un milione e mezzo di abitanti.
L’ha annunciato poco fa Sky Tg 24. Lo ha deciso a maggioranza il plenum del Consiglio Superiore della Magistratura. Gratteri partiva da favorito avendo già ricevuto qualche settimana fa la maggioranza dei voti dalla commissione per gli incarichi direttivi: quattro i voti in suo favore, mentre un voto ciascuno era andato agli altri due candidati proposti al plenum, il procuratore di Bologna, Giuseppe Amato, e l’aggiunto di Napoli, Rosa Volpe.
Al plenum di oggi Gratteri ha incassato 19 voti: cinque sono andati a Giuseppe Amato e otto a Rosa Volpe. Il posto di procuratore di Napoli era scoperto da quasi un anno e mezzo, da quando Giovanni Melillo lo aveva lasciato per assumere l’incarico di capo della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo (superando proprio Gratteri). Il dibattito si è protratto per circa due ore.
Gratteri, 65 anni, reggino di Gerace, ha guidato per sette anni (da maggio 2016) la procura della Repubblica di Catanzaro.
A favore di Gratteri si è pronunciato anche il vicepresidente del Csm Fabio Pinelli. “Dobbiamo tutti contribuire a costruire un sistema tutelante delle prerogative di tutti i soggetti coinvolti, ossia delle vittime che degli indagati. In tale contesto – ha spiegato Pinelli durante l’intento di voto – credo che il contribuito che il Consiglio può dare è privilegiare le esperienze più direttamente attinenti al lavoro delle forze dell’ordine e con le esperienze acquisite in territori di criminalità organizzata. La mia opzione di scelta è privilegiare un requisito attitudinale”.
“Ampia e profonda è l’esperienza maturata da Gratteri nel contrasto ai fenomeni di criminalità organizzata, nella sua dimensione nazionale e transnazionale”, si legge nelle motivazioni della proposta in suo favore che è stata illustrata in plenum, nella quale si riporta anche la valutazione contenuta nella relazione del procuratore generale di Catanzaro; “Gratteri è magistrato di eccezionale esperienza e di eccellente capacità investigativa oltre che di elevatissima preparazione giuridica, in ogni settore, e, più specificatamente, nel settore della criminalità organizzata di tipo ‘ndranghetista e del traffico internazionale di sostanze stupefacenti”.









