OCCHIUTO HA DICHIARATO GUERRA AI PIROMANI, MA NESSUNO SE N’E’ ACCORTO
Ieri il Corriere della Sera ha dedicato un articolo all’incendio della villetta del presidente Occhiuto dal titolo significativo: “HO DICHIARATO GUERRA AI PIROMANI E LORO HANNO TENTATO DI BRUCIARMI LA CASA”. Mentre nel post su facebook di qualche giorno fa, Occhiuto paventava solo come una ipotesi la matrice dolosa dell’incendio, adesso, invece, ne è pienamente convinto. E ne è convinto l’inviato del Corriere della Sera, Carlo Macrì, che ricostruisce i fatti nel loro divenire con matematica certezza: “… Venerdi notte a Belvedere Marittimo, nella residenza estiva di Occhiuto, qualcuno ha tentato di mandare in fumo la sua villetta. E’ stato appiccato un fuoco a qualche decina di metri dall’abitazione, in un punto dove c’è della vegetazione. I piromani avrebbero voluto far arrivare le fiamme fino al portone d’ingresso facendole propagare all’interno dell’abitazione, per mandarla interamente in fumo…”.
Occhiuto rafforza tale ricostruzione e afferma: “… La zona è alberata e tutt’intorno è una distesa di verde. Non volevano certamente solo dar fuoco alle sterpaglie per provocare danni all’ambiente…”. L’ articolo ci spiega come si è evitato il peggio e arriva alla clamorosa verità: “… L’intervento dei vigili del fuoco ha evitato il peggio. Il fuoco ha avuto solo il tempo di superare il muro di cinta della casa divorando alberi, un gazebo e varie suppellettili. L’allarme è stato dato dal capo condomino del complesso che conta venti villette a schiera. Le fiamme, però, erano state indirizzate solo verso quella di Occhiuto. Segno questo che l’interesse dei promani era quello di distruggere l’abitazione del Presidente della regione…”.
Quindi per il Corriere della Sera non ci sono dubbi, è stato un attentato nei confronti del presidente Occhiuto, un atto intimidatorio per la sua campagna “tolleranza zero“ contro i piromani e gli incendiari per come dice lo stesso Occhiuto: “Quest’estate grazie ai droni abbiamo scoperto e identificato 160 tra piromani e incendiari. Molti sono stati arrestati, altri hanno subito ammende di migliaia di euro. Certamente non sono simpatico a queste persone”.
Noi crediamo al Corriere della Sera, vista l’autorevolezza e il prestigio della testata. Ma sarebbe interessante sapere come si è arrivati a questa conclusione indiscutibile visto che più avanti nell’articolo si scrive: “… Le telecamere del residence non avrebbero filmato nessun soggetto sospetto aggirarsi nei paraggi. I piromani, infatti, si sono tenuti a distanza utilizzando, forse, un innesco a tempo per appiccare l’incendio”. Quindi nessun soggetto viene filmato vicino alla casa e nemmeno nei paraggi. Forse, si scrive, è stato utilizzato un innesco a tempo. Ma, chiediamo ai nostri colleghi più esperti, di grazia un innesco a tempo non doveva essere piazzato sempre davanti alla casa e non sarebbe stato sempre ripreso dalle telecamere del residence? E ancora: da dove nasce la certezza che il fuoco era volutamente indirizzato alla villetta di Occhiuto visto che nessun attacco è stato trovato all’ingresso della villetta e si dice che sia partito a qualche decina di metri dall’abitazione in un punto dove c’è della vegetazione? E poi certamente dovevano essere dei professionisti degli incendi visto che avevano indirizzato con precisione l’incendio verso la villetta di Occhiuto.
Il caso singolare in tutta questa vicenda è che Occhiuto parla, la stampa ricostruisce, ma nessuno chiede nulla alla Procura della Repubblica, ai carabinieri, e ai vigili del fuoco. Torniamo a ripetere, noi crediamo alla versione del Corriere della Sera e a quella di oggi di Occhiuto. Se fosse stato un attentato il fatto sarebbe gravissimo e certamente bisognerebbe risalire agli ideatori di questo fatto. Il presidente è sicuro che è una vendetta ordita dai piromani. Siccome sappiamo che dietro ad alcuni incendi c’è la mafia dei boschi, e siccome qui non siamo di fronte ad un atto criminale che poteva effettuare un incendiario qualunque di passaggio, vorremmo sapere se la Procura distrettuale antimafia è stata attivata. E certo, perché azioni di questo tipo, a questo livello non possono che essere ideate da ‘ndranghetisti di livello. E siccome tutti sappiamo che a certi livelli non si muove nulla se le ‘ndrine non vogliono, e questa verità la sappiamo tutti, non si capisce perché Occhiuto parli di piromani o incendiari in maniera generica e non denunci con forza la possibile presenza della ‘ndrangheta.
Tutto questo non cambia di una virgola il nostro giudizio sulla campagna “Tolleranza zero“ ideata da Roberto Occhiuto. Una ciofeca era e una ciofeca rimane. Una campagna ideata solo per mettere su un po’ di facile propaganda , per far parlare la stampa e fare un po’ di colore. E questo giudizio non nasce da una nostra opinione personale ma sono i fatti che lo dicono. Mentre noi stiamo a parlare di Occhiuto e della sua campagna tolleranza zero, Trebisacce è sfiorata da un vasto incendio che interessa Monte Mostarico nelle vicinanze dell’abitato. L’azione taumaturgica dei droni di Occhiuto la possiamo leggere solo sui giornali e sul sito del presidente, poi la realtà ci parla di una Calabria da Nord a Sud, dal Pollino all’Aspromonte, dalla costa jonica a quella tirrenica, devastata da incendi a ripetizione. Solo il presidente è convinto dell’azione fruttuosa dei suoi droni che avrebbe portato a 160 denunce, ad arresti e così via. Chissà se nei 160 denunciati ci sono anche il nonno e il nipotino avvistati da un drone e sbattuti in prima pagina senza pietà, Corriere della Sera in testa.
Abbiamo avuto dei droni buoni a colpire e filmare piccoli episodi, spesso insignificanti e poi non sono stati buoni a prevenire i grandi incendi. Il nonno e il nipotino vengono filmati nelle campagne di Zungri e poi a settembre i grandi droni non riescono a prevenire l’incendio che distrugge le campagne da Zungri a Vibo Marina. Al Tg1 nel servizio dii agosto appare il drone che volteggia su Briatico poi devastata dal fuoco a settembre. Per non parlare della costa tirrenica cosentina. Dov’erano i droni a Belvedere Marittimo? Nei post di Occhiuto vengono mostrate le nostre montagne e a settembre il Pollino viene devastato.
Ma il presidente continua nel suo vaniloquio: “Andremo avanti nella nostra campagna per contrastare la stupidità di questi imbecilli: devono sapere che noi non ci facciamo intimidire. Anzi raddoppieremo gli sforzi per stroncare sul nascere le intenzioni di piromani e incendiari. Ma anche di coloro che inquinano e scaricano abusivamente rifiuti nei fiumi o in mare”. La situazione è disperata. Questo confonde il suo vaniloquio per la realtà. Purtroppo non c’è nessuno che gli dice che la realtà è drammatica e che piromani, incendiari, inquinatori, affaristi di ogni genere, con le sue misure vanno a nozze e dormono tranquilli. Anzi, invece di dormire appiccano incendi…