Lettere a Iacchite’: “Cosenza, vi spiego come una multa di Municipia “lievita” da 29 a 176 euro: usura legalizzata?”

Municipia Sps
municipia-cosenza @lesalmail.it
Comando Polizia Municipale
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Sig. Dirigente Settore Trasporti
[email protected]
Giudice di Pace diCosenza
gdp.cosenza @gi ustiziacert. it
Ministro della Giustizia
sa binetto. m i nistro@ gi ustiziace rt. it
Associazione Bancaria ltaliana
[email protected]
Unione Nazionale Consumatori Cosenza
unc.cosenza @gmail.com
Presidenza del Consiglio
presidente@ pec.governo. it

Gentilissimi,
Nella qualità di legale rappresentante della società Energy Club srl, mi rivolgo a Voi per evidenziare quelle che, a mio parere, sono delle vere e proprie storture che, legalmente, la maggior parte degli Enti Pubblici attuano nei confrontidi noi cittadini.
Premetto che nella mia vita mi sono occupato soprattutto di finanza e, quindi, quanto vi esporrò da qui a poco è frutto della mia esperienza pluriennale.
L’argomento che voglio affrontare e per il quale cerco una risposta esplicativa, concerne in questo caso alla violazione di un articolo del Codice della Strada ed in particolare l’art. 157 comma 6 ovvero – lasciava in sosta il veicolo in area sottoposta a limitazione temporale senza esporre in modo chiaramente visibile orario di inizio. 

Quindi, se ho ben compreso, l’auto era parcheggiata in una zona consentita alla sosta, non dava intralcio e, unica contestazione, a parere dell’agente che ha elevato la multa, non veniva esposto il disco orario. 
Per tale contestazione è prevista una sanzione di € 42,00 che, se conciliata immediatamente, viene ridotta del 30% e quindi pari a € 29,4O.
Tale possibilità al cittadino viene negata in quanto:
1. Gli agenti di polizia urbana non lasciano alcun avviso di contestazione;
2. Il cittadino viene a conoscenza dell’evento solo alla notifica del verbale e, quindi, già con le spese di notifica pari ad € 21,30;
3. Se, come avviene spesso, il cittadino dimentica di pagare dopo qualche anno arriva una ingiunzione di pagamento da parte della società delegata alla riscossione con il seguente dettaglio:

a. Per multa e sanzioni 86,50 €
b. Per mora                    60,55 €
c. Recupero spese         21,30 €
d. Spese di spedizione     1,00 €
e. Spese di aggio              5,04 €
f. Spese spedizione pec   2,00 €
Quindi da € 29,40. Dopo 4 anni si arriva ad € 176,49.

Ed il tutto a norma delle vigenti leggi.
Vorrei fare ora delle considerazioni dipendenti dalla mia esperienza in campo finanziario:
1. Per tutti gli istituti di credito e le finanziarie esiste una legge, a tutela di noi cittadini, che stabilisce un tasso soglia, aggiornato ogni tre mesi, oltre il quale si configura il reato di usura.
Z. Come si evince dalla tabella allegata, il tasso massimo consentito per il credito revolving è del 24.47%.
3. Capitalizzando anche gli interessi annualmente, cosa non consentita dalla legge sull’anatocismo, l’importo originario della sanzione pari ad € 29.40 con il tasso massimo consentito, l’importo finale non dovrebbe superare i 72,00 € molto distanti dai 175.49 € notificati alla società da me rappresentata.
4. ll TAEG (tasso annuale effettivo globale) applicato alla sanzione, nei 4 anni di ritardo e
capitalizzando gli interessiannualmente, è di circa t60%.lltutto per la mancata esposizione di un disco orario.
Ora quello che mi chiedo: è mai possibile che lo Stato e le sue diramazioni possano essere usurai legalizzati?
Rimanendo in attesa di una Vs. gentile risposta, ed a nome di tutti i cittadini italiani vessati, Vi invio cordiali
ed affettuosi saluti.
Cosenza 28-09-2023