Robertino, l’azienda vinicola “Tenuta del Castello” e le concessioni petrolifere dell’Eni in Basilicata

Col passare dei giorni e sia pure con molte difficoltà, emergono fatti nuovi e retroscena dell’inchiesta della procura di Catanzaro che ha puntato dritto su Roberto Occhiuto, accusato di corruzione insieme a due dei suoi fedelissimi, Paolo Posteraro ed Ernesto Ferraro. Ma non solo… Uno degli aspetti più importanti dell’inchiesta riguarda i rapporti “economici” tra Occhiuto e Posteraro, soci in diverse società.

Nel 2019, Roberto Occhiuto (con il 49% delle quote) e Paolo Posteraro (con il 51% delle quote) costituiscono insieme ad un terzo socio – Vincenzo Pezzuto – (detentore dell’1%) una società. Tre anni più tardi, il governatore cede le proprie quote al socio di maggioranza. Che qualche mese più tardi, decide di disfarsi dell’impresa – «gravata da una forte esposizione debitoria a seguito dell’acquisto di una vigna – l’azienda “Tenuta del Castello” di Montegiordano -, per il quale era stato stipulato un mutuo, garantito da una fideiussione personale per 1 milione di euro da parte di Occhiuto e Posteraro». Garanzia dalla quale, il nuovo acquirente (titolare di una Srl), si era «impegnato a liberare i fideiussori entro 60 giorni da deposito del bilancio 2022». Ad oggi, il titolare non ha adempiuto alla obbligazione…. 
Sulla cessione chi indaga suppone l’esistenza di «irregolarità contabili», circostanza ancora oggetto di verifica. Impegnata ad osservare con attenzione atti e documenti, l’attenzione della Guardia di Finanza si sofferma sul bilancio 2022 della Srl, dove compare un finanziamento (da circa 58mila euro) ottenuto a seguito della partecipazione ad un progetto comunitario. Ad inizio 2025, Roberto Occhiuto esercita il diritto di recesso dalle ultime attività nelle quali figurava socio di Posteraro, ottenendo – questa l’accusa mossa nei suoi confronti – una “promessa” di rimborso di circa 135 mila euro. Per chi indaga, si tratterebbe di una cifra «sovradimensionata» rispetto all’originaria stima di 80 mila euro. Ma a liquidare il governatore sarebbe stato lo stesso Posteraro attingendo a fondi del proprio patrimonio… 

La procura di Catanzaro sta lavorando anche sul nuovo acquirente della vigna. Si tratta di Renato Vito Bocca, titolare dell’azienda Li. Bo., imprenditore impegnato nel business delle concessioni petrolifere dell’Eni in Basilicata soprattutto nella qualità di fornitore e già socio fondatore della prima rete italiana nel settore Oli&Gas. Insomma, non certo uno qualsiasi: e chissà perché – improvvisamente – interessato a… una vigna che nulla avrebbe a che fare con i suoi interessi. Qualche ora fa abbiamo ricevuto una segnalazione.

Buongiorno dott. Carchidi. Pochi giorni fa tutti i papponi della Calabria parassita hanno gozzovigliato alla faccia dei calabresi in quel di Cirò per il gran caravanserraglio di Merano Wine Festival dopo averlo fatto anche a Sibari con Vinitaly. Sempre e rigorosamente a spese dei calabresi. La beffa delle beffe è data dal fatto che il presidente della Regione, il parassita per eccellenza, è stato anche – per qualche anno – un sedicente imprenditore del settore e ora si atteggia anche ad esperto di… stacippa.
Ho letto sul suo sito che insiste a scavare sui rapporti tra Posteraro – ovvero il bancomat della famiglia Occhiuto – e Roberto Occhiuto. Ho letto anche che finalmente la procura di Catanzaro si è decisa a indagare E vorrei suggerire qualcosa a lei e indirettamente anche a chi indaga. 

OCCHIUTO VENDE LA TENUTA DEL CASTELLO A IMPRENDITORE LUCANO (https://www.iacchite.blog/robertino-la-vigna-e-finita-la-tenuta-del-castello-spolpata-fino-allosso-e-venduta-a-un-imprenditore-lucano/)

Le è sfuggito secondo me un punto delicato della vicenda sulla cessione dell’azienda agricola dei due (Tenuta del Castello) ad un noto imprenditore della Basilicata, Renato Vito Bocca. Ora, lei avrà senz’altro i mezzi per visionare i bilanci sulla base dei quali il lucano ha acquistato l’azienda. Poi basterebbe fare una ricerca sui bilanci depositati alla Camera di Commercio per verificare agevolmente che sono diversi. Cosa che il nuovo proprietario sa perfettamente, anche se ufficialmente grida che è stato “truffato”…. Peccato, però, che non abbia mai portato i bilanci in procura… E ormai è passato un bel po’ di tempo da quando è stato siglato l’affare… La risposta la troverà tra le concessioni petrolifere Eni assegnate dalla Regione Basilicata, amministrata dal centrodestra (presidente Bardi) e soprattutto dall’elenco delle aziende che hanno proceduto alle forniture.
Ritiene possibile che uno si possa mettere contro un governatore di centrodestra come Occhiuto e non temere ripercussioni da quello della Basilicata ? (Sempre di centrodestra)… Sono certa che approfondirà. E sono certo che lo faranno anche i magistrati della procura di Catanzaro. Buona giornata.