Tanto tuonò che piovve. Il prefetto di Vibo, Giovanni Paolo Grieco, ha inviato la commissione d’accesso antimafia agli atti al Comune di Tropea. L’amministrazione comunale è guidata da Giovanni Macrì, eletto primo cittadino nell’ottobre del 2018 con la lista “Forza Tropea”, vicina a Forza Italia. La commissione dovrà verificare eventuali infiltrazioni della criminalità organizzata. In quel caso il Comune sarà sciolto. Più volte persino l’ex presidente della commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra, aveva pubblicamente sollecitato la prefettura di Vibo ad attenzionare il Comune di Tropea. E’ il terzo comune del Vibonese su cui si sofferma l’attenzione della prefettura in queste ultime due settimane. Precedentemente la Commissione d’accesso agli atti è stata mandata a Stefanaconi e Nicotera.
La commissione è arrivata in mattinata a palazzo Sant’Anna, sede del comune di Tropea, e ha iniziato a visionare gli incartamenti nei vari uffici, con particolare attenzione, verosimilmente, all’assegnazione di appalti, esternalizzazione di servizi e conferimenti di incarichi esterni. Ma non solo. Tre degli attuali amministratori comunali di maggioranza a Tropea figuravano nella relazione della Commissione di accesso agli atti (all’epoca erano in minoranza, compreso l’attuale sindaco Giovanni Macrì) che ha portato nel 2016 allo scioglimento degli organi elettivi dello stesso Comune di Tropea per infiltrazioni mafiose (scioglimento che ha retto dinanzi al Consiglio di Stato). TROPEA, LE PARENTELE PERICOLOSE (https://www.iacchite.blog/tropea-comune-borderline-tutte-le-parentele-pericolose-della-squadra-del-sindaco/).