“Salviamo il soldato Giambruno”

DALLA CALABRIA NASCE IL COMITATO GIAMBRUNO. ADERISCI AL COMITATO SALVIAMO IL SOLDATO ANDREA GIAMBRUNO

di Pino Tassi

Noi che ci siamo sempre chiesti come ha fatto la Meloni ad innamorarsi di un tamarro come Andrea Giambruno, oggi, siamo costretti a dare vita ad un comitato per la salvezza del soldato Giambruno.

Tale necessità si è appalesata nel momento in cui c’è stato il fuggi fuggi generale da questo povero minchione.

La prima a fuggire è stata la compagna della vita, la premier  Giorgia Meloni, che di fronte all’eco di due filmati, in cui più che il corteggiamento esce fuori la coglionaggine del nostro soldato, decide di scaricarlo con un post via Facebook, in cui vaneggia di rocce, acque, complotti e così via. E non si fa scrupolo di piazzare la foto della figlia in primo piano. L’unica vittima di questa telenovela.
Lei, la nostra premier, che in base ai valori della destra, non più tardi di 15 giorni fa, esaltava la bellezza e il messaggio dello spot dell’Esselunga sulla bambina che porta la pesca al padre separato. Lei, oggi, al suo compagno, più che la pesca ha consegnato il cetriolo in un nano secondo.

All’apparizione del post di licenziamento senza preavviso, subito, come un sol uomo, tutti coloro che fino a pochi minuti prima, esaltavano il Giambruno per le sue panzane quotidiane, hanno iniziato a picchiarlo e di brutto. Opinionisti di destra, di centro, di sinistra, tutti giù a picchiare duro.

L’indignazione verso il Giambruno è diventata un’onda, anzi uno tsunami. Tutti scandalizzati dalla volgarità e dalla tamarraggine del nostro minchione. Tutta gente che di fronte alle imprese del fu Silvio Berlusconi parlava della simpatia inarrestabile del capo, i suoi festini diventarono cene eleganti, le avance focosità latine, le barzellette sguaiate comicità pura. E quando è trapassato, funerali di stato e lutto nazionale, e tutti in Duomo a ricordarlo.

Tutti ce  l’hanno con il povero Giambruno. Le opposizioni danno la solidarietà alla Meloni, e non si capisce di che… Persino i sondaggisti scendono in campo a predire un consenso di massa alla nostra leader per il suo gesto che nasce da un senso di difesa della dignità delle Istituzioni. Lo stesso senso delle istituzioni che non veniva richiesto a Silvio Berlusconi quando  da Presidente del Consiglio frequentava le olgettine. Da Palazzo Chigi nel frattempo ci giungono notizie che la Meloni è triste, dispiaciuta, furiosa, incazzata e chi più ne ha più ne metta. La poverina è stata costretta al gesto drastico per amore dell’Italia e degli italiani.

Del nostro eroe Giambruno non si hanno più notizie, scomparso dallo schermo, dalla tv, dai convegni. Da Mediaset si susseguono notizie di licenziamento o di ritorno in video. Nel frattempo arrivano notizie che se non fa il bravo usciranno altri filmati scottanti che per il momento sono stati bloccati da Pier Silvio che si è scusato con la Meloni. Sembra quasi che dopo la trattativa mafia-stato, siamo davanti a quella stato-mafiaset…

Tutta Italia è indignata contro il soldato Andrea Giambruno che forse paga il fatto di essere un povero disgraziato con una celebrità conseguita per altri meriti. Sembra un personaggio dei tanti film di Alberto Sordi.

Il comitato salviamo il soldato Andrea Giambruno invita tutti coloro che rompono sempre i coglioni ad aderire a questo comitato. Salviamo il soldato Giambruno contro l’aggressione degli ipocriti, lecchini, moralisti a senso alterno, e cani di guardia del potere.