Sgarbi e i soldi dalla Calabria. Il Fatto: “Il Comune di San Demetrio Corone gli revoca incarico e pila”

Nella vigna dello zio Sgarbi la Calabria non ha contribuito solo con l’iniziativa dell’associazione Valentia che l’ha pagato con ben 5mila euro per presentare il suo stesso libro “Canova e la bella Amata” nell’ambito del Festival del Sud svolto a maggio scorso in quel di Vibo Valentia.

SGARBI E I FINANZIATORI CALABRESI (https://www.iacchite.blog/sgarbi-anche-la-calabria-tra-i-suoi-finanziatori-le-5-000-cucuzze-ricevute-dallassociazione-valentia/)

Soldi naturalmente provenienti dalle casse della Regione e della Comunità europea, cioè dalle tasche dei calabresi. Naturalmente il presidente dell’associazione Anthony Lo Bianco, nonché consigliere comunale a Vibo, si è guardato bene dal rispondere alle nostre domande se anche gli altri partecipanti al Festival, da Scopelliti a Martelli, siano stati retribuiti. Lui continua a rilasciare interviste sul rinnovamento della politica a Vibo e vagheggia di una  nuova classe dirigente. Come dice il detto: il gobbo in mezzo alla via…

Per un nostro imperdonabile errore ci eravamo dimenticati di una seconda iniziativa. La lectio magistralis di Vittorio Sgarbi a Demetrio San Corone prevista per domani 30 ottobre al prezzo modico di 10 mila euro. Vittorio Sgarbi lo aveva portato come alibi nella sua difesa da Formigli nell’ultima puntata di giovedì scorso. Ne torna a scrivere Thomas Mackinson de Il Fatto Quotidiano che ha fatto scoppiare tutto questo casino.

Scrive Mackinson oggi: “… Giovedì scorso, Sgarbi va a Piazzapulita e per difendersi cita l’esempio dell’inaugurazione della mostra di Franco Azzinari in cartellone il 30 ottobre a San Demetrio Corone, per il quale Sgarbi ha un cachet di 10mila euro più Iva per inaugurazione e lectio magistralis. “È un privato, mi ha pagato lui, non è un’ iniziativa del Comune”, dice a Formigli. Sarà poi vero? Mica tanto. E infatti il cachet e il contratto vengono concordati il 2 settembre dal capo segreteria di Sgarbi, Nino Ippolito, e dal responsabile dell’area amministrativa del Comune. Nella delibera che autorizza la spesa si legge che “la proposta è della Ars Srl”, la società di Ippolito che “gestisce” Sgarbi. Dunque a pagare è proprio il Comune, e infatti l’evento rientra nel più ampio progetto “San Demetrio in Arte”, finanziato dall’ente per 33 mila euro e da Regione Calabria per 50 mila. I funzionari comunali lo sanno, ma solo l’indomani della trasmissione revocano l’affidamento all’Ars di Sgarbi&Ippolito. Magari il sottosegretario andrà lo stesso, ma gratis”.

Almeno il Comune di San Demetrio Corone non si è girato dall’altra parte e non ha fatto finta di nulla. É intervenuto e ha revocato l’incarico. Certo, resta impresso che abbia pensato di sperperare 10 mila euro, lo stipendio di un lavoratore, una somma che un precario nemmeno sogna in un anno, a Vittorio Sgarbi per uno sproloquio di un’ora a base delle sue invettive mischiate a qualche spunto artistico. Ma si sa, la Regione Calabria con i soldi della CEE fa la bella e spande e spende per accontentare un po’ tutti. Per la cronaca, Sgarbi si è regolarmente presentato a San Demetrio Corone e ha annunciato che a pagare non sarà la pubblica amministrazione ma un “nostro sostenitore” che ha finanziato il catalogo di Azzinnari, che contiene un testo di Sgarbi, soggetto a diritto d’autore. 

Adesso siamo tutti in fibrillazione perché sta per arrivare il Capodanno della Rai a Crotone. Star indiscusse Amadeus ma anche Robertino Occhiuto da Cusenza. La Rai ha già annunciato che quando parlerà Occhiuto inserirà la sottotitolazione automatica con il servizio 777 di Televideo…