Catanzaro – A 25 anni si laurea in Sociologia all’università di Catanzaro con una tesi dedicata alla violenza di genere e al suo vissuto personale, di una bimba che ha visto il padre uccidere la madre davanti ai suoi occhi. È la storia di Maria Elisabeth Rosanò, che lo scorso 31 ottobre a Catanzaro ha tagliato il traguardo di diventare dottoressa in Sociologia con una tesi intitolata: “Violenza di genere nel contesto domestico calabrese”.
La giovane laureata oggi vive a Girifalco, adottata da una coppia qualche anno dopo il dramma vissuto all’età di 6 anni quando il padre biologico a Campana – un piccolo paese della Presila cosentina – uccise con un fucile la madre di Maria Elisabeth e di altri due bambini. Un cammino di dolore ma anche di rinascita grazie alla vicinanza e al sostegno della sua nuova famiglia e che ha raggiunto un’ulteriore significato con la tesi di laurea, dedicata alla mamma Anja che oggi non c’è più. “Sono sempre stata al tuo fianco per difenderti, per sostenerti. Tu non hai potuto farlo, ma tua figlia è sempre qui”.