Calabria, rifiuti inquinanti. Ecologia un corno! L’inchiesta di Vibo a due giorni dal via libera della Regione al Piano rifiuti a favore di Guarascio

I terreni agricoli a cavallo di tre province ovvero Vibo Valentia, Reggio Calabria e Catanzaro, sarebbero stati contaminati anche con il cromo esavalente. Tonnellate di materiale inquinante – secondo la procura di Vibo Valentia – sarebbero state classificate come compost fertilizzante derivato dalla raccolta differenziata dell’umido mentre si sarebbe trattato di veri e propri rifiuti smaltiti illecitamente su terreni ricadenti nel territorio vibonese, reggino e catanzarese.

Si tratta ancora di ipotesi investigative da provare in sede giudiziaria ma se tutto ciò venisse confermato – e il magistrato Camillo Falvo non è certo l’ultimo arrivato -. ci si troverebbe di fronte a un nuovo, gravissimo caso di inquinamento ambientale causato da una gestione tutt’altro che corretta dei rifiuti.
In questo marasma la procura di Vibo Valentia ha individuato diversi personaggi-chiave. Innanzitutto, Eugenio e Ortenzia Guarascio, ovvero i deus ex machina dell’azienda Eco Call, che avrebbe smaltito le tonnellate di rifiuti inquinanti. Ma anche la Regione Calabria, che ha consentito tutto questo. Inevitabili, in questi casi, anche ironia e sarcasmo. E tra Eco Call ed Ecologia Oggi, le aziende dei Guarascio, in tanti stanno commentando: “Ecologia un corno!”. Ed è veramente il minimo che si possa dire. 

Nei confronti di Eugenio e Ortenzia Guarascio, non a caso, è stata disposta la misura cautelare dell’obbligo di dimora. Sono accusati del reato di inquinamento ambientale con condotta permanente ed iniziata nel 2021 a Catanzaro e Vazzano. Per la stessa ipotesi di reato è indagato l’ingegnere Gianfranco Comito, 66 anni, di Vibo Valentia, dirigente fino all’insediamento di Roberto Occhiuto del settore Ambiente della Regione Calabria ed in passato anche consigliere comunale a Vibo Valentia con il Partito socialista. Comito tra l’altro è anche stretto congiunto del consigliere regionale di Forza Italia Michele Comito, che di professione fa il cardiologo.

L’indagine è iniziata a marzo del 2021, quando ancora Comito era dirigente del settore Ambiente e si è sviluppata sicuramente fino a novembre dello stesso anno, esattamente nel periodo in cui Occhiuto ha vinto le elezioni e ha immediatamente “spostato” Comito dal settore Ambiente per mettere al suo posto Salvatore Siviglia. In questi mesi ma anche in quelli successivi, la procura di Vibo ha effettuato intercettazioni, campionamenti e controlli e a suo giudizio ci sono gravissime responsabilità di inquinamento ambientale che non possono certo essere sottovalutate.

L’aspetto più sconcertante riguarda anche i tempi di questa operazione della procura di Vibo. Come si evince dall’ultimo aggiornamento del Piano dei rifiuti approvato l’altro ieri in consiglio regionale quello della Eco Call è l’unico impianto che nel Vibonese era stato autorizzato al trattamento della frazione organica della raccolta differenziata con una potenzialità per il compostaggio di 30 mila tonnellate all’anno.

In molti dicono che non si può trattare di una coincidenza e soprattutto si chiedono se questo sedicente “Piano dei rifiuti” può restare così com’è ovvero con l’autorizzazione a spalare rifiuti evidentemente inquinanti a questo impianto gestito da Guarascio che è finito nel mirino della magistratura. Dalla Regione Calabria ovviamente silenzio totale…