‘Ndrangheta a Roma, i nomi dei 20 indagati

Associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e spaccio. Questa l’ipotesi di reato della direzione distrettuale antimafia della Procura di Roma per 12 soggetti, cittadini italiani e albanesi. A disporre le misure cautelari i carabinieri del comando provinciale di Roma e di Reggio Calabria, in esecuzione dell’ordinanza emessa dal gip del tribunale di Roma.

L’attività di indagine segue la più ampia operazione Tritone, condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo di Roma, che lo scorso febbraio portò a 65 arresti. Per alcuni di loro l’ipotesi di far parte a vario titolo di un gruppo locale di ‘Ndrangheta con base stabile tra Anzio e Nettuno, infiltrazioni nelle pubbliche amministrazioni, controllo delle attività economiche e affidamenti degli appalti locali, e gestione parallela di operazioni di narcotraffico internazionale.

In particolare, nell’indagine Tritone, era stato documentato come uno degli ‘ndranghetisti, reo per l’accusa di importare ingenti carichi di droga dal Sud America per attività di spaccio sul territorio, avesse espando le attività dai comuni di Anzio e Nettuno a quelli di Rocca di Papa e Grottaferrata. Qui avrebbe intrecciato i propri affari con il sodalizio composto dai 12 arrestati di oggi. L’inchiesta ha permesso di ricostruire diverse operazioni di vendita di cocaina e documentare le capacità logistiche del sodalizio. Che per importare la droga dall’estero aveva finanche la disponibilità di un aereo privato, di un pilota e di un campo di volo nel comune di Nettuno.

I lucrosi ricavi delle attività di spaccio venivano reinvestiti non solo nell’acquisto di ulteriori partite di cocaina, nel sostegno economico ai sodali che venivano arrestati (è il caso di uno dei sodali che era stato indotto ad assumersi la paternità dello stupefacente rinvenuto durante le indagini), nonché nell’acquisto di locali pubblici romani e nell’organizzazione di feste. È stato, altresì, documentato come al fine di eludere le investigazioni gli indagati utilizzassero smartphones criptati, nonché facessero ricorso a vetture a noleggio, periodicamente sostituite per evitare l’installazione di microspie.

I NOMI DEI 20 INDAGATI

Agus Gianfranco, 28-11-1958, Rocca di Papa
Aiuti Filippo, 15-03-1991, Rocca di Papa
Anastasio Tania, 8-10-1974, Rocca di Papa
Bancila Alexandru Cosmi, 7-9-1995, Marino
Belardinucci Andrea, 8-11-1950, Marino
De Luca Alessandro, 2-3-1978 Rocca di Papa
Galati Pasquale, 4-10-1997, Rosarno
Kaci Klaodio, 23-9-1994, Rocca di Papa
Maccioni Alessandro, 6-11-1979, Roma
Maccioni Otello, 28-11-1964 Roma
Mazzotta Alessandro, 28-3-1999, Rosarno
Ndreca Briken, 6-3-1998, Rocca di Papa
Pacrami Marjan, 8-12-1978, Montecompatri
Pacrami Pellumb, 1-10-1974, Rocca di Papa
Pizzicannella Paolo, 28-6-1958, Rocca di Papa
Sellati Angelo, 20-10-1992, Rocca di Papa
Trinca Tatiana, 21-12-1978, Marino
Vuksani Gioke, 7-3-1999, Rocca di Papa
Vuksani Gjon, 7-3-1999, Rocca di Papa
Vuksani Kelmend, 20-7-1997, Rocca di Papa