Consorzi di Bonifica, finalmente la gente ha capito e comincia a contestare cedroni e parassiti

Caro Direttore,

come hai potuto notare, gli articoli sui Consorzi di Bonifica stanno facendo muovere le acque e la gente comincia a protestare soprattutto sul malaffare che regna sovrano sugli enti regionali, ricettacolo di clientele e intrallazzi vari, dove il Gallo (cedrone) ed il parassita cronico Occhiuto sguazzano nel loro habitat naturale ma adesso hanno finalmente un po’ di paura.

Infatti dopo l’ultimo articolo di Iacchite’, i marpioni non se la sono sentita di aggirare ancora le leggi e pagare gli stipendi ai nullafacenti dipendenti dei Consorzi di Bonifica. Adesso le ditte che hanno fatto i lavori per questi enti, stanno protestando per il loro legittimo diritto ad essere pagate, ma si sa il lavoro non paga… per questo al Consorzio ci sono tanti nullafacenti.

Il commissario Antonucci – meglio avrebbero fatto a metterci uno spaventapasseri -, invece che sanare le finanze dell’ente ha aumentato i debiti, con i fornitori, dando incarichi agli amici degli amici, promuovendo i paesani del Gallo (sempre cedrone), dando straordinari mai visti da tanti anni a questa parte e soprattutto non pagando le tasse (Procura di Castrovillari se ci sei batti un colpo).

C’è di più: a Trebisacce un dirigente in particolare arriva a prendere circa 10.000,00 euro lordi al mese e che fa il commissario? Lascia intatti questi privilegi invece di accompagnare alla porta questa gente, tato si sa i soldi per loro si trovano sempre, ma per pagare gli imprenditori non c’è nulla da fare. Quando hanno fatto sciopero i nullafacenti si sono mobilitati sindaci, onorevoli (anzi disonorevoli), persino il vescovo in versione pagliaccio in prima fila, che è salito sul tetto…

Adesso spero che questi imprenditori unitamente ai propri dipendenti non vengano lasciati soli. Il Consorzio di Trebisacce aveva intercettato per il tramite dell’allora Direttore unico ingegnere Maria De Filpo diversi milioni di euro del Pnrr, subito dopo il commissariamento l’ingegnere Maria De Filpo veniva cacciata e al suo posto veniva messo il pluripensionato Ricca (ora dimessosi dopo i lauti stipendi presi) e i soldi del Pnrr adesso li gestisce il solito Gallo (sempre e comunque cedrone) e il fido Giovinazzo in quanto la Regione li ha avocatii a se.

Finalmente qualcuno si ribella e spero che alle prossime elezioni Europee e locali ci ricordiamo dei cedroni e dei parassiti che fanno del nostro territorio e dei nostri soldi quello che vogliono. RESISTIAMO! Fino alla fine,
Lettera firmata