Lettere a Iacchite’: “Vi racconto la deriva della mia Pizzo: un magna magna a cielo aperto”

Un’altra estate è passata e un altro anno si sta concludendo certificando lo stato di deriva etico, urbano, morale e di arrabattamento in cui oramai versa Pizzo da lustri. Ai sempre e soliti proclami di campagna elettorale seguono i soliti clamorosi tonfi e nel migliore dei casi il nulla di fatto e il classico “stiamo lavorando e faremo”… costante e vergognoso persevera lo spreco di centinaia di migliaia di euro di denaro pubblico in lavori fatti male, sovradimensionati nei costi, mai conclusi o fatti per uso pubblico e “girati” a privati… una sprecopoli o meglio un magna magna a cielo aperto.

Come in ogni periodo estivo la cittadina di Pizzo Calabro viene presa letteralmente d’assalto, seppur quest’anno solo per un paio di settimane, da pseudo-turisti che insieme a gente del posto violano le regole ordinarie della comune e civile convivenza, certi che nessuno li redarguirà se non con qualche occasionale multa per divieto di sosta.

Macchine posteggiate ovunque (pur di evitare gli innumerevoli e spesso irregolari parcheggi a pagamento), in doppia fila e fin dentro l’uscio di abitazioni o negozi, i posti riservati ai portatori di handicap puntualmente occupati dal villano di turno, con strade ridotte ad un imbuto e trasformate in una corsia unica con senso alternato di marcia o ad esempio vedasi via Alcide De Gasperi dove a causa dei veicoli in sosta, i mezzi di soccorso rimangono bloccati (quest’anno è toccato prima ad una autoambulanza e poi ad una autobotte dei vigili del fuoco).

Tutto questo mentre tra innumerevoli incolonnamenti si strombazzano i clacson a più non posso a qualunque ora del giorno, con alterchi e risse che diventano una logica conseguenza. Mentre non esiste un parcheggio idoneo per autobus (con bagni, pensiline, posti a sedere e magari una fontana pubblica) e uno attrezzato per camper.

Come se quanto sinora descritto non fosse sufficiente, vecchi e nuovi urlatori hanno “gracchiato” a squarciagola, e suonato per intere serate ed ogni oltre limite consentito, disturbando, al contrario di nullafacenti di professione, il riposo di anziani, malati e di chi ben conosce il peso delle responsabilità e della fatica.

A questo punto qualcuno si potrebbe chiedere: perché le varie ordinanze comunali che dovrebbero anche ben definire i limiti dei decibel e degli orari, sono state puntualmente disattese o spesso le stesse, hanno autorizzato i disturbatori a tenere sveglio tutto il paese fino alle tre di notte?

Perché le esigue risorse dei vigili urbani ed addetti al traffico (promossi a Polizia Locale con tanto di fuoristrada e due motocicli nuovi pagati per lo stesso che a Genova ne hanno acquistati cinque identici), sono di fatto evanescenti, lasciando letteralmente impazzire un intero paese in una prevedibile bolgia infernale dove è ormai uso ben radicato circolare senza allacciare le cinture e magari nel contempo parlare al cellulare… e il casco… un optional fastidioso o al massimo da indossare slacciato?

Perché non si è proceduto costantemente a verbalizzare ed a rimuovere coattivamente i veicoli in sosta selvaggia soprattutto lungo la Via Marcello Salomone e l’intero tratto di strada che conduce alla marina, quartiere stazione e parcheggio La Parrera?

Perché non si installano idonei strumenti fissi che controllino e accertino le costanti violazioni dei limiti della velocita nell’urbe visto che le strade diventano, soprattutto nelle ore notturne ed estive ma non solo… piste da gara per moto e veicoli? A cosa serve solo quello mobile o meglio “dinamico” (controllore di velocita e revisioni veicoli) che a cadenza settimanale (nella più fortuita ipotesi) e per poche ore, controlla la sola via Nazionale? Si e’ quindi costretti, nostro malgrado, a fare queste considerazioni negative, perché basta allontanarsi pochi chilometri per trovare realtà urbane che riescono a gestire anche il periodo estivo con funzionalità ed intrattenimenti garbati, soddisfacendo le legittime richieste di molti, senza scadere nella volgarità e nel cattivo gusto. Invece a Pizzo è normale che i legittimi diritti dei residenti vengono continuamente calpestati in nome di una presunta “movida” degna delle banlieue francesi!

Dicevamo appunto volgarità ed aggiungiamo tracotanza: zone di centro storico e non letteralmente occupate (abusivamente?) da gestori di bar e altri commercianti, che con sedie, tavoli, ombrelloni, tende estensibili, merci e cianfrusaglie varie, invadono ogni centimetro di pubblica via, impedendo in molti casi il libero passaggio… per non parlare della centralissima piazza ridotta ad un angusto labirinto con percorso obbligato tra tavoli, ombrelloni, fioriere (vuote) e paletti e anche in questo caso la polizia locale non si accorge che si occupano spazi di suolo pubblico arbitrariamente… perché? Come mai? Gelati, torte e quant’altro gratis per tutti?

Tutto questo accade mentre i quartieri decentrati e le periferie abbandonate lussureggiano tra erbacce e canneti, prive dei servizi di trasporto, illuminazione, spazzamento e lavaggio strade, che però costa ai cittadini 650.000 euro l’anno.

C’è qualcuno pertanto che si occupa di fare controlli in tal senso, dando finalmente risposte a passati e recenti articoli di giornale, esposti, segnalazioni, richieste di intervento caduti stranamente nel dimenticatoio ben consci che chi di competenza non interverrà? Siamo forse una collettività ostaggio anche delle casse e degli umori di organizzatori di eventi/sagre di ogni genere e sorta, di qualche commerciante “amico” o potenzialmente pericoloso per subire un controllo o a cui negare un’autorizzazione? Viceversa a chi non lo è si revoca l’apertura dell’attività (nel periodo estivo) perché il bagno (forse l’unico o il secondo esistente in piazza tra le innumerevoli attività commerciali di ristorazione) non è fruibile ai portatori di handicap?

E che dire poi dei fuochi pirotecnici esplosi in ogni luogo ed orario per festeggiare ogni qualsivoglia evento privato o commemorare riti religiosi e dei soliti noti parcheggiatori abusivi che occasionalmente risorgono nei pochi parcheggi liberi del paese, municipio compreso. Non possiamo peraltro non segnalare i numerosi cittadini bulgari, rumeni e i nuovi arrivi africani che abbassano pesantemente il costo del dilagante lavoro nero, che ormai ci hanno invaso e che arrivano ad autogestirsi, soprattutto i bulgari anche con mercati di prodotti di ogni genere (tabacchi compresi) e in barba alla normativa vigente e scorgerli a razzolare per il paese a bordo di Mercedes, Bmw e altre auto di lusso…e poi scorgerli andare a far la spesa con i buoni-spesa rilasciati dal comune.

E mentre gli stranieri rimangono relegati a “commerciare” tra le periferie, nel centro urbano e strade principali troviamo tanti italiani più o meno ambulanti che arrivando con auto e furgoni a vendere (naturalmente in nero) con tanto di cartellone pubblicitario di tutto, compresi funghi freschi, conserve, insaccati, pane e ogni genere di alimento… finanche prodotti caseari più o meno freschi… e rimanendo in tema come fa la polizia locale a non notare le attività commerciali di frutta e verdure che lasciano in esposizione a pochi centimetri da strade trafficate anche da mezzi pesanti, i prodotti in vendita o il pesce su banconi non refrigerati… mentre il paese è sorvolato, in violazione delle norme di sicurezza sul volo libero, da non identificabili parapendii a motore.

Come fa la polizia locale a non notare le innumerevoli apicalessino (a cui nessuno verifica se hanno i requisiti per avere la licenza di NCC (visti i passati trascorsi) e la dovuta patente di guida a trasportare costantemente e tranquillamente anche fino a cinque passeggeri (tra adulti e bambini) e a chiedere, per accompagnare due ragazzi ad un B&B in zona Colamaio da Pizzo (andata e ritorno per un totale di circa 20 chilometri) … 50 euro?

Tra i tanti meeting, tavole rotonde, convegni, congressi, conferenze che mai si sia sentito parlare qualche figura istituzionale locale, magari il sindaco o commissario prefettizio… della droga che scorre a fiumi…dei furti di auto e in abitazione… …di estorsioni o dei numerosi reati in genere (vedasi la scomparsa di decine di scogli in cemento armato che proteggevano dai marosi il fianco esterno della “pizzapundi” e che adesso piano, piano sta cedendo) che nessuno ritiene opportuno denunciare perché di fatto è pensiero comune che sia tempo perso…o dell’autoctono Codice della Strada napitino che prevede i parcheggi blu siano liberamente posizionati a ricoprire la carreggiata o gli incroci…

Come lo stesso dicasi per i parcheggi rosa (eclatante e rischioso è quello che occupa metà della carreggiata sulla via Marcello Salomone di fronte il parcheggio della Piazzetta) e per concludere le centinaia di pullman che questa estate hanno sostato liberamente in un parcheggio idoneo a soli autoveicoli (la Parrera) percorrendo una strada che dovrebbe essere a loro preclusa viste le condizioni di grave pericolo e inadeguatezza in cui si trova a causa della forte pendenza e i dirupi/precipizi che la costeggiano in assenza di guard rail.

Ed in tutto questo quadro poco edificante e per lunghi tratti della stagione, ci hanno fatto da degna cornice spiagge sudicie, mare color giallo verdognolo, rivoli di liquami fognari che riversandosi in mare dalle condotte di troppo pieno delle pompe di sollevamento lo hanno reso spesso una cloaca a cielo aperto (con ignari turisti che facevano il bagno durante gli sversamenti o subito dopo)… e il depuratore che passa da un sequestro all’altro non certo per le elevatissime capacita di funzionamento o costi e malgrado gli ultimi 320.000 euro buttati a mare, visto che la schiuma color nocciola, classica degli sversamenti dei liquami fognari in mare, continua a galleggiare imperterrita nel sotto costa …

E che dire dell’acqua (potabile?) per giorni interi assente in piena estate e per settimane giungere a singhiozzo…o l’immancabile fetido olezzo di contenitori e luridi bidoni di spazzatura che in alcuni vicoli continuano, circondati da una cornice di percolato, topi e blatte, ad emanare stomachevoli odori (malgrado le innumerevoli segnalazioni sui social e nei luoghi deputati a cui nessuno ha dato corso…)

Le ordinanze di sfalcio, taglio e potatura di erbacce, canne, rovi e rami di alberi anche da frutta che invadono e sovrastano le sedi stradali in ambito comunale (già piene di buche, bitumazioni parziali, deformate da dossi e avvallamenti a pochi giorni dal posizionamento) sono un costante nonché grave pericolo…dicevamo, ordinanze disattese anche da chi le sottoscrive (vedasi terreni comunali in vergognose condizioni e simili a “selve oscure”).

Rammentiamo le discariche di rifiuti mai rimosse sulla ex SS522 e sulla via Nazionale in un edificio abbandonato ma bene in vista …le rimesse per barche che per magia diventano villette… le mega ville costruite in terreno agricolo o ad altissimo rischio idrogeologico….perdite visibili e non della rete idrica comunale di acqua che nessuno ne accerta la potabilità dopo che la stessa ha attraversato la marcescente e fallata rete idrica… allacci abusivi alla rete idrica comunale mai ricercati… pozzi comunali per acqua potabile che se ne avessero fatto uno per ogni amministrazione che ne ha proclamato la creazione, a quest’ora avremmo potuto vendere acqua anche ai comuni limitrofi…

Vogliamo parlare del palazzetto dello sport (che non si sa quante centinaia di migliaia di euro sia costato fino ad oggi per essere ancora in fase di ultimazione) che fino a  tempo addietro non poteva ospitare più di cento persone e che invece ad ogni recente evento sta accogliendo centinaia di spettatori? I depositi con gli ingressi laterali del palazzetto sono ancora utilizzati da parte dei noti dipendenti comunali come proprietà privata?

E per concludere parliamo del comune di Pizzo, edificio più volte ristrutturato, costantemente ammodernato, con pavimenti levigati…e un ascensore sistemato con gli ultimi 500/600 mila euro spesi dalla commissione prefettizia in un comune in forte dissesto economico, ripeto ascensore che si ferma al penultimo piano…per raggiugere l’ultimo si devono salire le scale a piedi…

Pizzo, forse l’unico o uno dei pochi comuni in Italia, che si ritrova con oltre la metà dei dipendenti e qualche appartenente al consesso come imputati o pluri imputati prescritti e/o in attesa di giudizio definitivo per reati contro la pubblica amministrazione e ben sette di essi proseguono a lavorare negli uffici benché’ arrestati in flagranza di reato e altri che continuano a prendere anche premi in denaro per l’opera meritoria svolta annualmente…

O dove il sindaco ha la moglie che svolge le funzioni di Responsabile dell’Ufficio Finanziario (forse unico caso in Italia)… e il tutto mentre il fariseo di turno (presidente del club “guida senza cintura di sicurezza e telefono in mano”) si impennacchia ad ogni occasione blaterando in un italiano traballante, di legalità, sicurezza e ordine… distribuendo al popolino  panem (zippuli e monacej), circenses (luminarie, addobbi, balli e canti) e manti erbosi per il campo di calcio con annessa agibilità… apoteosi raggiunta!!!!

Lettera firmata