Una debacle di queste proporzioni mi sa che Carletto non se l’aspettava.
Avevano fatto di tutto per indurre gli elettori a votarli, parlando grintosamente di sorpasso e di sondaggi (vedi quello di Piepoli) che lo davano, se non vittorioso al primo turno, di sicuro in vantaggio al ballottaggio.
Invece Occhiuto e la maggioranza dei cosentini li hanno asfaltati per sempre. I cosentini votando Occhiuto hanno sotterrato, politicamente, una gran parte dei mali della città: le oramai ex potenti famiglie politiche cosentine. La coppia Adamo/Madame Fifì. I Morrone. I Cinghiali. I Mancini (quel che ne resta).
Nella logica clientelare, per i cosentini, Occhiuto è stata la scelta migliore. Meglio Occhiuto che andiamo sul sicuro, piuttosto che una Madame Fifì abituata a promettere e poi a mangiare da sola. Una valutazione che a guardarla sotto questo aspetto, non si può che dargli ragione. Basta guardare la “redistribuzione” degli appalti diretti, per avere un’ idea della massa di gente che questo richiamo economico ha mosso.
La gente ha scelto Occhiuto perché di personaggi come Adamo e delle loro ruberie solo per loro ne hanno avuto abbastanza. Gente senza scrupoli che ha lucrato per anni sulle miserie della gente. Affamatori di popolo che oggi ricevono una sonora sconfitta che difficilmente dimenticheranno. Siamo curiosi di sentire le loro dichiarazioni in giornata.
Ma ad essere stati sconfitti non sono solo i potentati clientelari di sempre, insieme a loro, oggi, è anche il giorno del de profundis definitivo, di ogni velleità politica di Paolini. Che dovrà ancora una volta accomodarsi all’opposizione. Senza parlare poi del candidato dei 5 stelle, Coscarelli, che fa una misera figura e con lui il suo mentore Morra. Al quale va addossata tutta la responsabilità di questa sconfitta pesante. Lo aspettiamo al varco per vedere cosa ha da dire. Formisani si è giocato la sua partita, ma si sapeva che il quorum non è facile da raggiungere.
Oggi è il giorno di Mario Occhiuto, e questo gli va riconosciuto. Ha lottato con tutte le sue forze in questa che era per lui la madre di tutte le battaglie politiche. La battaglia per la vita. Ed ha avuto ragione. Ha vinto. Ha sbaragliato avversari che da sempre vantano egemonia politica in città. E’ riuscito con una saggia preparazione nel corso di questi anni ad organizzarsi la rielezione. Anche se quelli che lo aspettano saranno giorni difficili. Ma oggi non è così. Festeggia Occhiuto. Se quasi 20.000 cosentini hanno scelto Occhiuto, oggi è giusto che sia la sua festa. E anche noi, senza rinunciare alle nostre battaglie, gli facciamo i nostri auguri.
GdD