Carletto lancia messaggi a Madame Fifì e ad Occhiuto

A Carletto Guccione tutto si può dire ma non che non ci mette la faccia. E ci mancherebbe pure. In conferenza stampa lancia messaggi a tutti. A partire da chi si è nascosto e da chi ha votato dall’altra parte. Cioè al triangolo delle spremute formato da Madame Fifì, Nicola Adamo e Mario Oliverio. 


“Io – ha detto Guccione – ci ho messo la faccia, ho combattuto in trincea, mentre c’è stato chi si è nascosto e chi ha votato dall’altra parte. Chi ha fatto calcoli politici personali. La coalizione si è spaccata la notte stessa della sfiducia ad Occhiuto”.

Carletto, in versione “senza bretelle rosse” (discutibile scelta di marketing per questa pseudo campagna elettorale), ha fatto una sorta di cronistoria degli ultimi mesi di politica a Cosenza.

“Sono stati commessi errori politici prima, durante e dopo la mia candidatura. Nel momento in cui Presta si è ritirato c’è stato un fuggi fuggi dei candidati che abbiamo dovuto inseguire. Avrei potuto defilarmi e attendere sul letto del fiume che il cadavere dei miei avversari passasse. Invece ho dato tutto me stesso garantendo la sopravvivenza del partito in città, perché mi reputo un dirigente che non ha mai anteposto le questioni personali a quelle del partito”.

Non rinuncerà al suo posto in consiglio comunale e proprio in chiusura assesta un fendente micidiale all’avversario Occhiuto.

“Ci saranno settimane e mesi difficili a Cosenza. Chi ha fatto patti col diavolo ne renderà conto”.