Il calcio italiano è in lutto: è morto Gigi Riva, leggendario Rombo di Tuono

Gigi Riva è morto all’età di 79 anni. L’ex attaccante della Nazionale e del Cagliari era ricoverato da domenica 21 gennaio all’ospedale di Cagliari dopo esser stato colpito da malore mentre si trovava in casa. Solo poche ore prima, attorno alle 19, era stato emesso un bollettino che parlava di un «paziente sereno» e di «condizioni stabili». I medici poi continuavano: «Nei prossimi giorni si proseguirà con gli accertamenti clinici del caso». Non c’è stato il tempo: poco dopo, il campionissimo è stato colpito da un nuovo malore ed è arrivata invece la terribile notizia. Rombo di Tuono, il soprannome che arrivava da un’altra epoca (e che gli diede Gianni Brera) ha descritto quello che forse è stato l’attaccantr italiano più forte di sempre.

Nato a Leggiuno in provincia di Varese il 7 novembre 1944, Gigi Riva si mette in evidenza in Serie C nel Legnano nella stagione 1962-’63, poi viene acquistato dal Cagliari nell’estate del 1963. In Sardegna rimane per tutta la carriera, fino al 1977, scrivendo pagine di storia memorabili. Ha indossato la maglia rossoblù 315 volte segnando 164 gol ed è stato uno dei grandi protagonisti dello scudetto del club sardo nel 1970. Univa classe, potenza e coraggio tant’è che Gianni Brera lo ribattezzò Rombo di Tuono. Inseguito da tutti i grandi club del Nord, Riva ribadì sempre il suo amore per la Sardegna rifiutando ogni proposta di trasferimento. Fu capocannoniere della Serie A in tre occasioni: 1967, 1969 e 1970.

L’altra sua maglia del cuore è stata quella della Nazionale. Nel 1968 vinse il titolo europeo (il primo per l’Italia) e fu tra i grandi protagonisti della spedizione a Messico 1970, dove l’Italia, dopo la leggendaria semifinale vinta 4-3 con la Germania, perse in finale contro il Brasile di Pelé. Vestì la maglia della Nazionale 42 volte segnando ben 35 reti, record mai più battuto da nessun altro calciatore azzurro.