Cosenza. Franz usa il modello Occhiuto per la scuola di via Milelli: chiacchiere e scaricabarile

Vogliamo chiedere una cosa a Franz: come riesci a far entrare il tuo lungo naso da Pinocchio nel cappuccio da massone che come si sa è provvisto di due soli fori all’altezza degli occhi? E ci permettiamo di dargli un consiglio: forse, vista la propensione a dire bugie che accompagna la crescita giornaliera del suo naso, gli conviene praticare un altro foro nel cappuccio. Anche perché, così facendo, respirerebbe meglio. Lo diciamo per il suo bene.

Franz da quando è sindaco non fa altro che raccontare chiacchiere, perché è solo nascondendo la verità ai cittadini che riesce a gestire i tanti oscuri retroscena amministrativi che si annidano anche nella sua sindacatura. Non può dire ai cittadini certe verità. Non può dire ai cittadini, ad esempio, che negli uffici comunali diversi dirigenti, su “consiglio” della malapolitica, praticano l’intrallazzo burocratico per favorire gli amici degli amici. E questo è sotto gli occhi di tutti, compresi i suoi. Non può certo dire che sa e vede tutto. Perciò meglio tacere e nascondere la verità sotto una montagna di bugie. Infatti Franz non ha avuto nessun problema ad adottare il metodo ma forse sarebbe meglio definirlo modello che Mario Occhiuto usava quando qualche suo intrallazzo veniva sgamato: chiacchiere e scaricabarile. E così Franz ha fatto in occasione dello sgamo dei lavori arrunzati eseguiti presso la scuola di via Milelli: ha scaricato le sue responsabilità sugli altri. Dice Franz: se le scuole a Cosenza cadono a pezzi, la colpa è della Regione e dello stato che non mandano fondi per l’edilizia scolastica. Lui con il crollo del cornicione non c’entra nulla.Tale e quale a Mario Occhiuto. Anche se va detto che Franz a Mario un cci po’ mancu allazzà i scarpi. Senza kiakkiere!

Franz cerca di spostare l’obiettivo della polemica per nascondere l’intrallazzo. Prima di scaricare le responsabilità sugli altri, Franz dovrebbe dire che tutte le scuole di proprietà comunale sono prive del certificato di agibilità. Ma questo non lo può dire perché altrimenti dovrebbe spiegare com’è possibile appaltare lavori pubblici per un milione e 350mila euro senza tale documento. Del resto quello di omettere fondamentali documenti dalle pratiche di assegnazione di appalti e servizi agli amici, è prassi ordinaria anche nell’amministrazione guidata da Franz. Va detto che per avere il certificato di agibilità c’è bisogno prima di un altro fondamentale documento: il CIS (certificato di idoneità statica) che attesta le condizioni di sicurezza di un edificio e della sua struttura portante, in base alle leggi in vigore. Quindi per la Legge la scuola di via Milelli, e tutte le altre, non sono in regola. E ci chiediamo: è possibile effettuare lavori di riqualificazione in una scuola senza sapere nulla sulla sua staticità strutturale? Si può rendere efficiente dal punto di vista energetico una scuola prima ancora di aver accertato, con l’obbligatorio certificato, la sua tenuta antisismica? Può la pubblica amministrazione omettere tale documentazione nell’assegnazione di un pubblico appalto?

Ecco, Franz dovrebbe avere il coraggio di metterci la faccia, invece di nasconderla per la vergogna, e dire pubblicamente che se le scuole sono prive di questa fondamentale certificazione, necessaria per la sicurezza degli alunni, la colpa non è certo della Regione o dello stato, ma sua, perché il rilascio del certificato di agibilità è una pratica interna al comune. E allora come mai Franz non ha attivato gli uffici competenti per sanare questa annosa questione? Forse perché è troppo impegnato, e insieme a lui giunta e consiglio, ad appaltare servizi e lavori alla figlia, ai parenti, e agli amici di Nicola Adamo. E questo impegna a tempo pieno tutti gli uffici comunali, e sarebbe ingiusto caricare il personale, già subissato di pratiche, di un ulteriore e così gravoso lavoro. Non si può costringere il personale ad istruire anche le pratiche per l’agibilità degli edifici scolastici con tutto quello che hanno già da fare, si rischia una denuncia per sfruttamento. E questa sì che sarebbe una vera macchia nel glorioso percorso verso il Sol dell’Avvenire, intrapreso tanti fa dal compagno Franz. Hasta siempre Franz!