Contro la squallida propaganda di personaggi come Robertino Occhiuto detto il parassita e Francesco Cannizzaro detto Ciccio bummino (e stendiamo un velo pietoso sulla di lui cugina, imbarazzante esempio di politica servile), è fin troppo facile scoprire gli altarini di quanto sta dietro alle operazioni che stanno facendo per l’aeroporto di Reggio Calabria. Di seguito, ecco quanto stanno scrivendo dell’accordo di potere tra Regione Calabria e Ryanair sui siti specializzati.
Un grande appalto pubblicitario, 47 milioni di euro in tre anni, potrebbe (anzi dovrebbe) finire in buona misura nelle mani di una compagnia aerea straniera. Che però ha effettuato regolare gara ed è in testa nella graduatoria dei 4 principali lotti del bando
di Emanuele Bruno
Fonte: Prima Comunicazione (https://www.primaonline.it/2024/02/15/400689/lo-strano-caso-della-gara-adv-della-regione-calabria-con-ryanair-in-pole-position/?fbclid=IwAR2LuOTGMOOoHjoxm_YxaIMfrHXb4A1cWATSlrWSX9-zcUjimlEOd8XeK84)
Ryanair vola in Calabria, anche e soprattutto nell’advertising. Tra le curiosità che sono spesso frutto dell’esito delle gare pubbliche sulla comunicazione, quelle che arrivano dalla Calabria. In palio i servizi di comunicazione ed il marketing digitale turistico per la promozione della regione dei bronzi di Riace come destinazione dei viaggiatori italiani ed esteri. Il budget è stimato valere 47 milioni di euro, Iva esclusa, il contratto ha una durata di 36 mesi.
l gruppo irlandese si è posizionato in prima posizione in tutti e quattro i lotti. Il primo lotto, del valore di 10,5 milioni di euro, riguarda le attività in almeno tre mercati tra Regno Unito, Irlanda, Francia, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Spagna e Portogallo; il secondo (11,5 milioni di euro) tre mercati tra Albania, Bosnia, Croazia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Svizzera, Liechtenstein, Austria, Slovenia, Germania Norvegia, Svezia, Finlandia, Danimarca e Malta; il terzo, di 5 milioni di euro, tre mercati tra Ungheria, Polonia, Turchia, Russia, Bielorussia, Kazakistan, Moldavia, Ucraina, Estonia, Lettonia, Lituania, Armenia, Azerbaijan, Georgia, Bulgaria, Grecia, Macedonia, Romania, Serbia e Montenegro; l’ultimo, per 20 milioni di euro, riguarda l’Italia in almeno tre regioni tra Liguria, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Lazio, Marche, Toscana ed Umbria.

Al primo classificato, dice il bando, “potranno essere affidati appalti specifici fino ad un importo massimo stimato pari al 65% di ciascun lotto”. Il 20% andrà al secondo classificato, il 10% al terzo. Dietro Ryanair si sono posizionate: nel primo e nel secondo lotto Tbwa\Italia, Pomilio Blumm, Energent, InRete e Digital Angels; nel terzo East Media, Pomilio Blumm, Energent, InRete e Digital Angels; nel quarto, infine, Tbwa\Italia, Energent, Pomilio Blumm, InRete e Digital Angels.
E a nessuno è sfuggito che proprio l’altra mattina il CEO di Ryanair DAC, Eddie Wilson, e il Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto hanno annunciato le nuove rotte che la compagnia aerea irlandese attiverà nella Regione dalla prossima summer season 2024. Tra queste ci saranno le nuove otto rotte aeree che la compagnia irlandese low-cost praticherà dal 1° aprile da Reggio Calabria, che diventerà un nuovo hub di Ryanair: il tutto sta facendo esplodere le polemiche politiche e a livello territoriale con gli altri scali di Lamezia e Crotone. Così vanno le cose in Calabria ai tempi del berlusconismo decadente…