Sit-in contro il Ponte sullo Stretto, proteste e insulti a Ciucci

L’amministratore delegato della società Stretto di MessinaPietro Ciucci, ospite questa mattina del Comune del capoluogo peloritano per presentare il progetto definitivo del Ponte sullo Stretto, è stato contestato dai manifestanti che si oppongono alla maxi opera. Ad accogliere Ciucci c’erano il sindaco di Messina Federico Basile e il presidente della commissione consigliare sul Ponte sullo Stretto Giuseppe Trischitta. Ciucci è arrivato al Comune alle 11 accolto all’ingresso da striscioni e fischi assordanti, ma anche da una pioggia di rotoli di carta igienica. In prima fila, all’arrivo dell’amministratore delegato, i comitati contro la costruzione del Ponte sullo Stretto, con l’ex sindaco peloritano Renato Accorinti, ma non solo.

Innervosito dai fischi, Trischitta ha attaccato: “Ci sono anche le forze dell’ordine e certe cose non sono ammissibili. La seduta è sospesa”. Gli oppositori, in maniera pacifica, hanno spiegato così le loro ragioni: “Il Ponte non lo vogliamo. Si stanno investendo un sacco di soldi, togliendoli al Sud e all’intero Paese. Abbiamo bisogno di altro, non di questo. Dialogo? Con Ciucci? Che dialogo possiamo avere con uno che vuole distruggere la nostra città e toglierci le nostre case?”.

Ciucci, intanto, conferma il cronoprogramma: “Entro giugno l’approvazione del progetto tecnico. Da giugno, invece, sarà avviata la fase di cantierizzazione del Ponte”. Alle 14, dopo che i manifestanti hanno lasciato l’aula, è iniziato l’incontro in Consiglio comunale. Senza oppositori, né contestatori.

Tra i manifestanti anche l’ex sindaco Renato Accorinti“Oggi ci saranno Ciucci e i rappresentanti delle multinazionali, – dice all’agenzia ANSA loro fanno affari, non gliene frega niente dello Stretto di Messina. Quello che stanno facendo è un crimine contro l’ambiente, stanno devastando un posto così bello, con una biodiversità straordinaria”. “Dal punto di vista economico va rilevato – dice Gino Sturniolo, del Comitato No Ponte – che la società Stretto di Messina è stata riaffidata a Ciucci, che in precedenza aveva fatto un piano finanziario che poi è saltato. È strano che si riaffidi la società a una persona che ha fallito, di fatto, tutte le previsioni economiche…”.