Luminarie a gogo senza badare a spese. Ormai sono arrivate agli occhi di tutti. Non c’è periodo dell’anno che non ci sono luci accese a San Giovanni in Fiore. Una cosa ormai diventata indecente!
I tecnici e le imprese di fuori città che il giorno sostano nel Comune alla ricerca di prebende ormai non si contano più. Lavori e appalti affidati direttamente agli amici degli amici. Le gare non esistono più! Si continua ad acquistare fuori senza vergogna.
Purtroppo, chi dovrebbe far rispettare la legge si gira dall’altra parte e la “regina” (di tutte le capre silane) e Marco a ‘mbroglia hanno vita facile.
La giunta e i consiglieri comunali non possono parlare. Sono stati tutti accontentati: chi con l’assunzione di un familiare e chi con alte prebende e a loro della città interessa poco. Non sanno che la coppia diabolica prima o poi andrà via e lascerà San Giovanni in Fiore con i piedi all’aria?
Ora i reali, vista l’accondiscendenza di tutti, hanno alzato il tiro. Stanno per mettere le mani a nuove assunzioni nel Municipio. È stata pubblicata una determina, la n. 124 del 28 marzo 2024 a firma della solita Filomena Bafaro, altra utile idiota al soldo di Ambrogio, che cuce su misura l’assunzione a tempo indeterminato di Alessandro Martire, braccio armato della coppia. Nel suo curriculum aveva scritto di avere svolto le funzioni di cameriere (con tutto il rispetto per chi svolge questa professione per bisogno o magari anche per passione). Ma al comune di Fiore questo soggetto è diventato un funzionario di alto livello. Con buona pace di chi il cameriere lo fa per passione… Il Martire firma di tutto. È stato addirittura nominato Rup per tantissimi lavori pubblici senza averne competenze. Nessuno controlla e tutto va bene madama la marchesa.
Nessun giovane laureato potrà partecipare. Il bando è cucito su misura. I ragazzi sangiovannesi sono costretti all’emigrazione. Il silenzio è tombale. Sindacati e opposizione tacciono! Povera San Giovanni in Fiore, che fine stai facendo!