Come abbiamo scritto, tra poco Mario Occhiuto dovrà emanare un bando e scegliere i dirigenti a tempo determinato.
I requisiti richiesti sono la laurea e una comprovata esperienza quinquennale, pubblicazioni scientifiche, master eccetera.
Ricapitolando, quelli che puntano a questi incarichi sarebbero Benito Canetti, architetto, Anna Cipparrone, i vari Pietro Manna, Raffaele Rio e Alida Stranges.
Qualcuno ipotizza che possa pensarci anche San Giuseppe Campanaro, uno dei dirigenti traffichini di Calabria Verde, che è passato dall’estrema destra a Palla Palla (un po’ come Orlandino Greco) ma sarebbe davvero troppo.
Pensate: Vigna in giunta e poi Manna, Rio e Campanaro tra i dirigenti. Sarebbe il trionfo del “faustorsomarsismo” e probabilmente Occhiuto non se la sentirà di imbarcare anche Peppuccio.
Facendo i conti, però, sono almeno cinque i dirigenti da nominare, in attesa che Ugo Dattis ed Elena Scrivano vadano in pensione. Il primo a dicembre, la seconda ancora non lo sappiamo ma tra lei e Dattis c’è un abisso. Per fortuna.
Quindi, il numero crescerebbe a sette.
Occhiuto dovrà nominare queste persone guardando anche oltre e cioè alle mire regionali del fratello Roberto, che punta a prendere presto il posto di Oliverio.
Al di là dei lacchè, la qualità scarseggia e di molto.
Sembra che anche Giovanni De Rose penserebbe a un trasferimento dalla Provincia, ma su di lui pesa la possibile inchiesta relativa alla transazione record fatta con Gerardo Smurra. Trovarsi dirigenti indagati sarebbe un problema. O no?