Voto di scambio? Ecco come il sistema Occhiuto-Straface-Graziano ha ridotto la sanità a Corigliano-Rossano
Il senatore Rapani, detto “assegno a vuoto” o “cabriolet” ma anche “Rapina” ha da poco depositato una nota al Viminale sul voto di scambio nelle elezioni a Corigliano-Rossano ed ha fatto bene. Peccato che negli ambienti romani tutti sanno chi è Rapina-Rapani, senatore condannato per calunnia perché, dopo aver mollato un assegno scoperto, ha accusato il povero malcapitato di averlo rubato… Pertanto quando arrivano le sue lettere al Viminale, le usano come pallina per giocare a basket e lo abbiamo visto abbondantemente per le vicende legate al Tribunale.
Tornando al voto di scambio, caro direttore, vorrei raccontare effettivamente come sono state costruite alcune candidature, a partire da quella principale della famiglia Graziano, alias Strafalaria, ovvero tale Bosco, dopo l’assunzione del genero al Cup. E proprio il Cup – l’ufficio prenotazioni di esami e visite in sanità per chi non lo sapesse – è stato in questi mesi uno dei motori dell’apparato clientelare marcato Occhiuto-Straface-Graziano, con numerose assunzioni di parenti – soprattutto mogli – che poi, guarda caso, si sono candidati, come nella fattispecie di tale Lavecchia…
Speriamo, quindi, che qualcuno in Procura prenda sul serio la nota del senatore Rapina, così come sarebbe il caso di andare a vedere se ci sono candidati di Civico e Popolare, la lista di quelli di sinistra che appoggiano la destra per andare dietro al proprio leader carismatico, tale Promenzio detto Iam Avant, che sono stati assunti ultimamente all’AMNI del prode Potestio della loggia Occhiuto e magari qualcuno che era proprio nella struttura della Straface, per esempio un tale il cui cognome fa rima con… Nutella.
Del resto la struttura della Straface ha sfornato già gente di livello, come tale Caravetta, fratello di un noto sindacalista truffatore scappato all’estero, sorella di una candidata della Straface ed uno dei protagonisti della sentenza definitiva sullo scioglimento per mafia del Comune di Corigliano grazie agli incarichi dell’allora sindaco Straface dati senza alcun criterio né trasparenza, come sancito dalle sentenze.
Ma tornando alla sanità, vero terreno di caccia dei ricatti e delle candidature del sistema Occhiuto-Straface-Graziano, ciò che è arrivato pochi giorni fa sul tavolo delle forze dell’ordine ci offre davvero la rappresentazione più chiara di come questi parassiti hanno ridotto i calabresi.
La lettera è a firma di un noto ed importante primario in pensione dell’ospedale di Corigliano, che si è recato allo sportello per richiedere una visita. La signorina, neo-assunta grazie ad una raccomandazione in cambio di voto, non avendo riconosciuto l’anziano medico, ha risposto come aveva già risposto a decine di cittadini, eseguendo i propri ordini venuti dall’alto: “se volete farlo all’ospedale, ci vuole almeno un anno. Se volete, potete andare all’ANMI ed in pochi giorni sarete servito”. Il dottore, che ben conosce la sanità pubblica e la vergognosa sanità privata, ha espresso subito il proprio disappunto ma la signorina non ne voleva sapere, fin quando qualcuno nelle retrovie non ha riconosciuto il medico ed ha chiamato in privato l’addetto. “Ma non vedi chi è? Queste cose le devi fare a quelli che non capiscono che li stiamo fregando, non agli ex medici”, così miracolosamente è spuntata la possibilità di fare la visita all’ospedale in pochi giorni.
Chiaramente la cosa non è passata inosservata al medico, che ha denunciato tutto alle Autorità. Pensate quante centinaia di cittadini di Corigliano-Rossano passano dallo sportello e vengono indirizzati direttamente verso la sanità privata, incassando milioni di euro oltre ai 3 milioni ma si sussurra che siano lievitati a… 11 – già dati per l’Assistenza Domiciliare dalla Regione direttamente alla ditta del potentissimo Potestio. Una vergognosa speculazione sulla salute dei cittadini. Avete fatto caso a quanti medici ed infermieri dell’ospedale, con mariti mogli fratelli e sorelle, sono candidati nelle liste della Straface? Meglio farsi curare altrove che da questa gente.
Ma purtroppo il voto di scambio a Corigliano-Rossano non riguarda solo la sanità. Guardate alcuni notissimi commercialisti, di cui faremo i nomi nei prossimi giorni, che sono candidati: scommettete che hanno ricevuto incarichi direttamente dalla Regione o da aziende collegate ai fondi pubblici in questi mesi?
Caro direttore, Stasi sarà anche antipatico e lei stesso lo ha spesso criticato ma ciò che ho capito in queste settimane è che quello che è accaduto soltanto 12 anni fa – e che resterà purtroppo una macchia indelebile nella storia di Corigliano -, evidentemente non è stato da lezione a nessuno ma non deve accadere mai più.
Lettera firmata









