Berardi e l’addio al Sassuolo: era al Gp di Imola mentre la squadra retrocedeva

di Stefano Fogliani

Fonte: Quotidiano Nazionale

La sua assenza in campo aveva già condannato, secondo i più, il Sassuolo – inguaiato quando il 10 si infortunò, a Verona, ormai due mesi e mezzo fa – alla serie B. E la sua assenza anche fuori dal campo, domenica, mentre per il Sassuolo scoccava l’ora più buia, ha fatto il rumore del caso. Già, perché Domenico Berardi, mentre il Sassuolo si giocava la stagione contro il Cagliari, si faceva fotografare a Imola, dove era in corso il Gran Premio di Formula 1. Tutto legittimo, ci mancherebbe, ma un po’ più di tatto nei confronti di quel Sassuolo dentro il quale il talentino calabrese ha speso tutta la sua carriera non avrebbe guastato. Questione non necessariamente di rispetto, ma piuttosto di opportunità: evidentemente, tuttavia, nel calcio dei grandi che il Sassuolo ha lasciato poco prima delle 17 di domenica, l’opportunità non è richiesta. Così, succede che il giocatore-simbolo della favola neroverde che finisce, l’ultima bandiera, invece che ‘esserci’ sceglie di essere altrove: tutto legittimo, ribadiamo, visto che Berardi in campo non ci sarebbe comunque andato, ma non si fa fatica a vedere, in quegli scatti social che lo ritraggono a Imola, la chiusura del cerchio che fu lo stesso Berardi ad aprire ad agosto, quando gelò la festa di inizio stagione dei neroverdi con un’uscita non granchè. “Faremo bene. Se sarò qui, perché non lo so”, ebbe a dire Berardi, che anche in altre occasioni era stato vicino all’addio ma mai lo è stato tanto come allora, con l’ombra della Juventus, lunghissima, sullo sfondo.

Si attivarono, allora, le diplomazie del caso, lui saltò le prime due gare di campionato – che il Sassuolo perse – e, scollinata fine mercato, tornò a disposizione. Marchiando a fuoco il suo avvio di stagione, quello che vide il Sassuolo battere in meno di un mese Verona, Juventus e Inter e lui segnare 4 gol in 3 partite.

Sembrava tutto ok: sembrava, appunto, perché poi il destino si è messo di traverso, nei confronti del Sassuolo come di Berardi. Mentre il Sassuolo perdeva terreno – e partite – tra l’autunno e l’inverno, Berardi spariva, suo malgrado, dai radar. Sei gare saltate tra gennaio e febbraio a causa di un’operazione al menisco e a marzo, a Verona, gara 1 dell’era Ballardini, il tendine d’Achille che cede e lo toglie dai giochi. Morale? Per lui 17 presenze e 9 gol, oltre al solito devastante impatto sul gioco neroverde, per il Sassuolo che lo ha perso lo smarrimento che ha portato i neroverdi in B. Una stagione ‘dispari’, insomma, chiusa male dai neroverdi, malissimo dal 10, dimostratosi quantomeno poco sensibile nei confronti del ‘suo’ Sassuolo. Senza voler fare la morale a nessuno, sempre di opportunità, a conti fatti, si tratta. AGGIORNAMENTO: C’E’ LA JUVE – Ci risiamo, secondo quanto riferito da Tuttosport, la Juventus pensa nuovamente a Domenico Berardi come rinforzo in attacco. Il 29enne è fermo da tempo per il grave infortunio subito in stagione ma la sua avventura a Sassuolo sembra davvero ormai alle battute finali.

Berardi, rottura con il Sassuolo: può andare alla Juventus?

Ai tifosi del Sassuolo, scrive il quotidiano, non è andata giù la decisione di Berardi, che ha scelto di non presentarsi allo stadio nella gara eponima della stagione, contro il Cagliari, preferendo dedicarsi al Gran Premio di Imola. E, insomma, se fossero servite ulteriori indicazioni circa la separazione “di fatto” con il mondo neroverde, questa ne è stata la conferma plastica e incontrovertibile.

Difficile, poi, che a 29 anni Berardi decida di ripartire dalla Serie B e, così, riferisce Tuttosporti margini per un accordo con la Juventus ci sono tutti, anche perché ai bianconeri serviranno come il pane gli esterni d’attacco in grado di sostenere il tridente “mottiano”. Mentre al Sassuolo in B, per quanto il “paracadute” per le retrocesse possa attutire i danni, non dispiacerebbe liberarsi di un ingaggio da 3 milioni di euro.