Cosenza. Servizio trasporto pazienti dializzati, protestano le associazioni di volontariato: “Regione e Asp ci ignorano”

Buongiorno,

vi scrivo per portare alla vostra attenzione una questione molto delicata che riguarda il servizio di supporto al 118 di Cosenza e il servizio di trasporto dei pazienti dializzati.

Io scrivo per conto delle associazioni di volontariato della provincia di Cosenza,
Il problema come al solito è il mancato rinnovo delle convenzioni tra Asp e terzo settore, situazione che ci affligge da anni. Con l’avvento di Azienda Zero speravamo di riuscire a sistemare bene le cose ma a quanto pare nessuno si interessa a noi né all’Asp né alla Regione. Abbiamo mandato moltissime PEC per farci incontrare e nessuno ci ha mai risposto.

Lunedì mattina andremo alla Cittadella a manifestare nella speranza che qualcuno ci incontri e si renda conto finalmente che il supporto al 118 e il trasporto dei pazienti dializzati sono a rischio e che non possono ignorarci oltre.
Le associazioni di volontariato attualmente gestiscono una quindicina di postazioni ed è così da anni, abbiamo tenuto in piedi questo servizio con tanto sacrificio specialmente durante il periodo Covid. Il mancato rinnovo della convenzione e il mancato adeguamento alla normativa del terzo settore ci costringerà a bloccare il servizio, lo stiamo cominciando da mesi a chi di dovere ma nessuno muove un dito.
Allego la lettera che abbiamo mandato al presidente Occhiuto così da chiarire meglio la nostra situazione

Per quanto riguarda le dialisi al momento ci troviamo in questa situazione, la convenzione è scaduta il 2016 e nonostante le nostre pressioni l’Asp non ha mai rinnovato. Qualche settimana fa l’Asp di Cosenza ha pubblicato una manifestazione di interesse alla quale noi associazioni non abbiamo potuto partecipare in quanto la stessa prevede il rimborso forfettario come pagamento del servizio, invece in base alla legge del terzo settore noi associazioni possiamo collaborare con le pubbliche amministrazioni ma percependo solo l’effettivo rimborso delle spese realmente sostenuto.

Stiamo cercando di interagire con chi si competenza all’Asp di Cosenza ma pare che a nessuno interessi questa faccenda. Si rischia di lasciare a piedi centinaia di pazienti che senza la dialisi potrebbero morire, noi non abbiamo lasciato il servizio perché si tratta di una terapia salvavita e non ce la sentiamo di interrompere il trasporto, ma allo stesso modo non possiamo lavorare senza una convenzione adeguata in quanto commetteremo un illecito amministrativo, siamo in queste condizioni dal 2016 e non riusciamo più a sostenere neanche i costi visto che non veniamo pagato da parecchio mesi in quanto senza convenzione non si può procedere ai pagamenti. Noi stiamo tenendo in piedi il servizio per spirito di carità e coscienza verso i pazienti, ma questo compito dovrebbe spettare all’asp non a noi, tanto più che a breve saremmo costretti a fermarci perché non riusciamo più a sostenere la spesa. Scrivo a voi nella speranza che possiate dare risalto al nostro problema.