San Giovanni in Fiore, la grande truffa della ciclovia “disegnata” col sistema Occhiuto

La ciclovia della Val di Neto, che doveva collegarsi con quella di San Giovanni in Fiore, ha vinto il premio come più lunga ciclovia d’Italia.
I comuni vicino alla città di Fiore hanno progettato la ciclovia e l’hanno realizzata. È’ una struttura ben fatta. Tantissimi i ciclisti che la percorrono così come tanti pedoni fanno lunghe passeggiate. Il collegamento con quello della Sila? Nulla da fare! I reali sangiovannesi hanno fatto disegnare le biciclette sull’asfalto, si proprio così, hanno incassato i soldi ed hanno semplicemente disegnato delle biciclette sull’asfalto dicendo ai quattro venti che avevano realizzato una ciclovia. In perfetto “stile Occhiuto”. I cosentini vedono ancora oggi le ridicole “piste ciclabili” pittate di verde con una altrettanto ridicola “alliccata” di cemento. 

È possibile ottenere i soldi per realizzare un progetto e distrarli per altre cose? Sì, in Calabria è possibile, basta venire a San Giovanni in Fiore o a Cosenza per rendersene conto. Asfaltare, con i soldi della ciclovia, strade e buttarli per le cosiddette catacombe non è reato? Possibile che nessuno vede, sente e parla? L’integerrimo dirigente della Regione, il dottor Aramini, controfirmerà lavori mai realizzati? Questa vicenda è ancora più paradossale della distrazione di fondi dal costone roccioso di viale della Repubblica per realizzare la zona a traffico limitato su via Roma.
Purtroppo, chi dovrebbe vedere si volta dall’altra parte, nessuno controlla, e la città si sta spegnendo come una candela.