“Montalto. Nella campagna elettorale del trasformismo si può votare solo Viafora”

di Michele Cosentino, candidato a Montalto per la coalizione Viafora sindaco 

In questi giorni, in queste settimane di campagna elettorale i nostri avversari ci dicono spesso che “siamo i più preparati”, “i migliori in campo”, “quelli con il migliore candidato a sindaco”. Quindi è lecito chiedersi: “Perché non vi siete candidati assieme a noi? Perché non avete sostenuto la corsa di Emilio Viafora?”
Alle risposte vaghe, alle spallucce, al cerchiobottismo di molti si associano talvolta commenti del tipo: “Eravamo già scesi in campo da tanto tempo, non potevamo comportarci diversamente”.

In verità, la volontà di non convergere sul nome di Viafora è strettamente collegata al rifiuto di sviluppare un programma autenticamente progressista imperniato sulla lotta contro le ingiustizie, i soprusi, la malapolitica. La contrarietà alla candidatura di Viafora e al progetto politico che l’ha sostenuta, in una parola, trova giustificazione soltanto nel trasformismo che contraddistingue entrambe le coalizioni marmellata che ci fronteggiano.

Si tratta di un modo di agire deteriore e pernicioso, poiché, per dirla in termini gramsciani, rappresenta il tentativo delle forze conservatrici di bloccare qualsiasi istanza di cambiamento reale dello “stato di cose presente”. In una parola, il trasformismo rappresenta la nemesi della democrazia e della libertà del cittadino, poiché è il mezzo usuale con cui molti partiti, nel corso della storia europea, hanno osteggiato l’emancipazione delle classi popolari e dei lavoratori più in generale.
Questo elemento, da solo, può fare la differenza. Può essere il dato decisivo per scegliere un sindaco che si è sempre battuto per i diritti degli ultimi e per l’avanzamento del nostro Paese.
Noi non siamo come gli altri, vogliamo un altro mondo, non la Luna.
Votate e fate votare Emilio Viafora sindaco!