Mentre il sindaco di Mileto Matino Giordano si è lanciato nella sua messinscena di vittima, ancora non ha spiegato all’opinione pubblica il perché della mancata candidatura dei suoi consiglieri uscenti molto chiacchierati. Per cinque anni sono stati buoni, ma adesso non vanno più bene. Ci riferiamo ai consiglieri comunali Gangemi, Luccisano, Galloro, Direnzo: ben quattro su otto di maggioranza.
Tutti ricorderanno le vicende che hanno animato i giornali locali, primo fra tutti proprio Il Vibonese, tanto caro a Maduli e ai suoi compari, sui fatti gravi che riguardano i consiglieri Gangemi, Luccisano e Galloro.
Adesso il sindaco della legalità (solo la domenica però…) si sbarazza di queste pedine e ne inserisce altre ma senza curarsi di fare vera pulizia nelle sue file.
Rimangono infatti in sella anche se coinvolti anche loro in vicende all’attenzione della Commissione d’Accesso i consiglieri Ciccone e Zoccoli.
Il primo è cugino di un condannato per traffico internazionale di stupefacenti cosa che, a simili parentele, ha provocato eccellenti esclusioni per altri aspiranti candidati. Oltre ad essere cugino del titolare della Ditta coinvolta nell’affaire del cimitero comunale.
Zoccoli invece è proprietario del famoso ristorante dove l’assessore Luccisano ha partecipato alla cena di compleanno di un noto boss locale. Ristorante il cui socio occulto risulta essere Luccisano Domenico, anch’esso appartenente alla criminalità locale.
Sono presenti in lista inoltre:
1) Sorrentino, che risulta immortalato in più foto e in più occasioni con noti pregiudicati oltre che ad essere parente diretto di appartenenti alla criminalità organizzata.
2) Mesiano, rappresentante dell’omonima famiglia dominante nella frazione di Calabrò oltre che essere imparentato per tramite del figlio con la stessa famiglia mafiosa;
3) Polito, nipote dei Sigg.ri Salimbeni imprenditori che si buttano anche loro come vittime ma sono così identificati dalla DDA: “… Nel presente paragrafo verranno riportate le risultanze investigative che evidenziano di come gli imprenditori SALIMBENI Salvatore e SALIMBENI Paolo Carmelo e le loro società SA. TEL S.R.L. e FRASAL S.R.L. siano strettamente collegate alla Locale di Mileto, andando a ricostruire la cronologia degli eventi partendo dai consolidati rapporti con la ‘ndrina di Paravati per poi giungere ai recenti momenti di criticità dovuti alla minor attenzione degli imprenditori nei confronti degli esponenti della Locale di Mileto…” Pag. 1296 ordinanza Operazione Maestrale
Come si vede ed è dimostrato dai fatti l’Amministrazione Giordano in questa o nella prossima consiliatura ha solo un destino: lo scioglimento per infiltrazioni mafiose.
Ed è inutile che Giordano si butta vittima perché sui suoi cinque anni di malefatte si possono scrivere libri interi di cui parte sono già all’attenzione delle Forze dell’Ordine e della Prefettura.