Calabria. Storia di saccheggi nelle Asp: chi pagherà per avere causato la fine della sanità pubblica?

STORIA DI SACCHEGGI NELLE ASP CALABRESI E LORO EFFETTI. CHI PAGHERÀ MAI PER DANNI ECONOMICI CAUSATI CHE HANNO DETERMINATO LA FINE DELLA SANITÀ PUBBLICA IN CALABRIA? STORIA DELLA COLONNA INFAME E DELLE MIGLIAIA DI MILIONI DI INTERESSI MORATORI MATURATI…

di Santo Gioffrè – medico, scrittore, ex commissario Asp Reggio Calabria

Quando il più grande Genio della Cinematografia Europea, il Comunista Mario Monicelli fece dire questa frase a Sordi,” io son io e voi non siete un cazzo” non è che pensasse alla battuta ad effetto. Noo! Pensava alla miseria culturale e politica italiana dove i clan del potere politico-finanziario sono i veri padroni della nostra vita. Il resto, è tutto un cazzo.

Pensava, probabilmente, all’Autonomia Differenziata. Forse a Spartaco. Comunque, a chi ha il potere di vivere, amare, essere e divenire sempre più ricco a discapito di tutti gli altri. Siano essi Popoli, Etnie, Nazioni, Regioni come, ad esempio, la Calabria. Da sempre saccheggiata dall’interno e dall’esterno. Prima, rubando braccia e famiglie trattate come cani randagi e a fare gli schiavi per il supremo incremento della ricchezza degli industriali del nord. Poi, hanno scoperto che le finanze e i patrimoni economici della sanità calabrese sono vere e proprie miniere d’oro, dove si poteva fare e rubare di tutto da parte di gruppi finanziari, multinazionali del farmaco, proprietari di casa di cure private, di laboratori d’analisi e diagnostica per immagine, insomma, di tutti coloro che fornivano beni e servizi agli ospedali e alle Asp Calabresi, colletti bianchi e malavita travestita.

Invece di usare quei finanziamenti per costruire e mantenere valore sanitario sul territorio, servizi e strutture atte a curare e salvare le vite umane e prevenire i tumori, le finanze depredate delle Asp Calabresi, nel corso dei decenni, hanno permesso arricchimenti illeciti, costituzioni di fondi neri, acquisto di ville faraoniche in chissà quali paradisi caraibici, a quel sistema, potentemente protetto da organi istituzionali, che hanno manipolato i conti e rese fantasma le carte, che hanno elevato a fantasia la certezza assoluta e costituzionale dei bilanci e dei conti, tanto che, in Calabria la contabilità nelle Asp  era divenuta orale.

Ma quel fatto, non solo ha terremotato oltre modo, visto che i ladroneggi imponenti sono avvenuti per più di 20 anni, causando danni per almeno 2 miliardi di euro, tra doppi e tripli pagamenti dello stesso titolo, ma, cosa gravissima, hanno portato alle desertificazione del Sistema Sanitario pubblico calabrese. Di fatto, distruggendolo.

D’altro canto, invece, molte fatture non sono state mai  pagate… Forse non sono state mai pagate! Ma il non (forse) pagare le cose per 20 anni, nel momento in cui si è stati costretti a pagare perché,  altrimenti, non si poteva, (dicevano) mai uscire dal piano di rientro, sono stati conteggiati esborsi di denaro pubblico, per INTERESSI MORATORI MATURATI spaventosi secondo modalità che regolano il comparto.

Pagare cosi ingenti somme per interessi moratori maturati se, da una parte è un obbligo, dall’altra, è un peccato mortale contro l’Uomo. Ma le leggi sono quelle, fatte da chi vive sulla finanza e sulla speculazione finanziaria. Ora io, da libero cultore del pensiero peccaminoso, domando: chi paga, istituzioni o soggetti, per gli enormi danni causati, negli anni passati, che si ripercuotono, ora e drammaticamente, sulla previsione di vita delle persone calabre?

Qui si muore prima e, grandemente, per tumori. Voglio dire, se l’Asp di Cosenza ha pagato  39 milioni alla Bff di cui 3 milioni 240.000 d’interessi e quella di Reggio, sempre a dicembre passato, alla stessa Bff 46.466.984,38 di cui, per interessi maturati negli anni  22.149.491,35, chi pagherà per questi esborsi enormi che condanneranno la Calabria a vagare nel deserto sanitario? Chi pagherà, per gli anni passati, partendo dai Responsabili politici che reggevano le Asp dal 2002 in poi? E chi pagherà, tra il Governo, individuato nel Mef e nel Ministero alla Sanità, una volta commissariata la sanità in Calabria, Commissari Governativi e Organi di controllo che, pur sapendo non sono mai intervenuti, veramente, eccetto Scura, per ricostruire i debiti e regolarizzare i pagamenti fatti attraverso le varie modalità: tesorerie aziendali, uffici economici delle Asp, decreti ingiuntivi, sentenze, assegnazioni, pignoramenti in estensione, sentenze Tar, della sanità calabrese?

Cioè, tutte queste migliaia di milioni d’interesse moratori, invece di essere costretti a darli, ora, ad una società milanese di Factoring che si è comprata i crediti di decine di fornitori di Beni e Servizi all’Asp e ad altri, negli anni, che si son visti riconosciuti interessi moratori enormi, compresi quelli della DBE, si sarebbero potuti risparmiare. Bastava pagare nel tempo giusto.

Oppure, sarebbe bastato, quando nel 2013 il bilancio dell’Asp di Reggio non fu adottato perché non c’erano carte, fermarsi, sequestrare tutto e domandare dov’erano andate a finire le carte. Perchè nessuno l’ha fatto? Sarebbe bastato allora domandare e  impegnarsi a ricostruire il debito per vedere se tutto quello che si era pagato o si sarebbe dovuto pagare, era dovuto. Ciò avrebbe generato una finanza sana e, ora, si sarebbero potuti usare quelle migliaia di milioni  per ristrutturare ospedali, pagare medici, formare personale.

Possibile che nessuno si sia accorto, mai, di nulla e che nessuno debba pagare, all’infuori della povera gente che muore prima di quelli che abitano in altre regioni, che non sa come, dove e in che modo, fare gli screening? Che non trova più medici specialistici, medici di famiglia, Guardie Mediche, pronti soccorsi? Ma possibile che non sentiate  la prepotente voglia di ribellarvi (oltre ad ammazzare medici e picchiare il personale sanitario) per trovare risposte concrete e soluzione agli annosi problemi che vi assillano? Possibile?