Cosenza. Le ultime grandi manovre del clan Adamo-Incarnato-Caruso. E Nencini strapazza Gigino

In politica c’è chi nasce leader e c’è chi nasce gregario.
E’ molto una questione di carattere, oltre che di capacità, di fiuti e di intuito. C’è chi ama guidare, indicare la rotta, perseguire un orizzonte.
E c’è chi invece sta dietro e come l’intendenza segue.
Luigi Incarnato è nato gregario e tale rimarrà. Franz Caruso è invece gregario del gregario.
I cosentini se ne accorgono ogni giorno.
Ogni giorno infatti Incarnato lascia la sua stanza di capo di gabinetto al Comune, quella per intenderci vicino a quella della figlia Pina, che al Comune è stata imposta a fare l’assessore e che elargisce concessioni edilizie agli amici degli amici, e scende al bar su corso Mazzini dove spesso gli dà appuntamento zio Nicola Adamo che gli impartisce gli ordini.

Incarnato ritorna al Comune e tronfio di quella boria tipica degli arroganti impartisce gli ordini – come se fosse stato lui a deciderli – a Franz Caruso, che si limita ad eseguire.
Sono tre anni ormai che questo copione si ripete. E i cosentini ne pagano le conseguenze.

Quello che i cosentini forse non sanno è che Incarnato e Caruso sono anche gregari nel minuscolo partitino che porta un nome glorioso – Psi – di cui sono dirigenti.
Per la verità l’ennesima dimostrazione di non contare nulla l’hanno fornita alle elezioni europee dove il segretario del Psi tale Enzo Maraio ha totalizzato solo 325 preferenze a Cosenza.
Ma adesso a darci un’altra conferma è Riccardo Nencini che di quel partito è stato segretario per cinque anni.
Nencini attacca violentemente il suo successore appunto Enzo Maraio, colpevole a suo dire di molte giravolte che però lo hanno tenuto fuori da ogni rappresentanza in Italia e in Europa.
Nencini dice che in ogni parte d’Italia dove ancora esiste questa piccola organizzazione le regole sono violate, gli iscritti (pochi eh…) non sono ascoltati e i congressi non sono celebrati. In una parola Nencini accusa che le regole sono sempre calpestate.
E chi dovrebbe sovrintendere al rispetto delle regole?
E’ Nencini a dircelo: il presidente dell’assemblea nazionale.
E chi è? Luigi Incarnato.
Noi a Cosenza sappiamo che per Incarnato parlare di rispetto delle regole è un controsenso. Basti pensare a come la figlia gestisce l’urbanistica e soprattutto le concessioni edilizie: per informazioni citofonare a don Pierino Citrigno.
Ma perché anche nel piccolo Psi Incarnato non fa rispettare le regole?
A dircelo è sempre lo stesso Nencini: per favorire la gestione di Maraio che ha stretto un asse con De Luca in Campania e spera attraverso di questa di farsi eleggere in consiglio regionale. Ci riuscirà? Vedremo.
A cosa serve tutto ciò al gregario Incarnato? A reggere il gioco del suo leader Nicola Adamo di poter contare su una piccola sigla che siederà al tavolo delle prossime candidature ad iniziare da quelle delle Regionali dove Nicola vuole piazzare Enza da qualche parte.
Ma questo non fatelo sapere a Incarnato, che pensa di piazzare o il Franz o la Pina… Poverannua.