Sanità, oggi il concorso per 12 posti di O.S.S.: 700 candidati esclusi sul piede di guerra

Pacenza e Oliverio

Nella mattinata di oggi si svolge la prova scritta del concorso riservato a 12 posti di operatore socio-sanitario bandito dall’Azienda Ospedaliera di Cosenza.

Loperatore socio-sanitario (acronimo “O.S.S.”) è una figura operante nel campo dell’assistenza socio-sanitaria.

Rientra nelle figure tecniche del comparto di sanità pubblica, nella categoria B.

È una figura di supporto infermieristico la cui attività è volta al soddisfacimento dei bisogni primari della persona ed al garantire il benessere psico fisico e sociale.

La formazione ed i compiti sono stabiliti dalle Regioni e la legge prevede che gli O.S.S. vengano selezionati in ospedali o enti pubblici mediante concorso pubblico in genere per titoli ed esami (test, quiz, domande a risposta aperta, prova pratica e prova orale).

safe_image Ora, non serve essere delle “cime” per capire che questi concorsi sono completamente monopolizzati dal potere politico, che li usa come voto di scambio, come favori personali e clientelari e chi più ne ha più ne metta.

E anche questo concorso, che inizia domani, non sfugge alla regola. Anzi, per dirla tutta, nei corridoi dell’ospedale dell’Annunziata ormai se ne parla da mesi.

La gestione di questo concorso, in particolare, è molto criticata e contestata da moltissimi candidati che non sono stati ammessi, a quanto pare senza motivazione alcuna.

900 sono state le domande di partecipazione, era prevista una preselezione e i signori dell’Azienda Ospedaliera l’hanno saltata, per cui circa 700 candidati sono stati esclusi. E gli ammessi sono circa 50.

La selezione delle domande fatta dall’Ufficio risorse umane attraverso Vincenzo Scoti in realtà è stata fatta sotto la regia dell’assessore regionale “ombra” alla Sanità ovvero Franco Pacenza, ormai braccio destro in tutto e per tutto di Palla Palla e dalla solita cricca cosentina degli amici degli amici della sanità.

Foto di Fabrizio Liuzzi
Foto di Fabrizio Liuzzi

I requisiti per essere ammessi, sono quelli indicati dal decreto del Presidente del Consiglio del 6 marzo 2015, secondo i quali ci dev’essere un direttore amministrativo abilitato ad effettuare la selezione dopo aver regolarmente nominato la commissione del concorso. E chi ha firmato questi documenti, se il direttore amministrativo è stato nominato soltanto il 1° luglio nella persona di Sergio Diego dal direttore generale Achille Gentile?

Visto che dal 1° luglio a domani saranno passati appena sei giorni, chi ha predisposto la selezione delle domande, determinando i candidati ammessi, gli esclusi e i non aventi i titoli?
E perché nella commissione esaminatrice non c’è il rappresentante del SITROS (Servizio Infermieristico Tecnico Riabilitativo Ostetrico) dell’Azienda Ospedaliera?

In ambienti bene informati si dice che una cospicua parte di candidati ammessi, non abbia neanche i requisiti richiesti e pare che abbia reso dichiarazioni mendaci.

Cosa fa la CGIL? In questo momento sta alla finestra a guardare oppure partecipa a questa lottizzazione? 

Tanti di questi candidati esclusi con i soliti cavilli, hanno già diffidato il direttore generale Achille Gentile, il direttore sanitario facente funzioni e quello amministrativo nonché il responsabile dell’Ufficio risorse umane ed hanno presentato una impugnativa al TAR.

Come sempre, vi terremo informati su quest’altra pagina nera della sanità cosentina.