Nella prossima settimana Comune di Crotone, Provincia di Crotone e Regione Calabria presenteranno al Tar il ricorso contro il decreto del Ministero dell’ambiente del 1° agosto 2024 che autorizza il progetto a stralcio del Pob Fase 2 per lo scavo e lo smaltimento dei materiali (complessivamente circa 760.000 tonnellate, ovvero oltre il 70% dei materiali previsti dal Pob Fase 2) delle aree ex Pertusola ed ex Agricoltura e della discarica di Armeria.. Il ricorso è pronto ed è al vaglio delle tre istituzioni per le ultime eventuali modifiche.
Nel frattempo, il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, l’ultimo ad annunciare il ricorso al Tar contro il suo governo nazionale, venerdì 27 settembre ha ricevuto alla Cittadella di Catanzaro, il commissario straordinario di governo per la bonifica del Sin di Crotone-Cassano-Cerchiara di Calabria, il generale Emilio Errigo che non fa ormai mistero di vedere realizzata la bonifica secondo le indicazioni del governo e di Eni, non tenendo in debito conto le istanze della città che vanno in tutt’altra direzione. Un incontro che non si capisce a cosa sia servito, se non che “ha rappresentato un importante momento di confronto sulla situazione dell’area crotonese, realtà estremamente complessa per la portata e la difficoltà degli interventi di bonifica necessari” si legge nel comunicato diramato dalla Cittadella.
Al momento, è noto, la Regione ed il commissario viaggiano su strade completamente diverse riguardo lo smaltimento dei rifiuti industriali, anche se la nota rassicura che “durante la riunione, le parti hanno discusso delle azioni già intraprese e delle prossime tappe del processo di bonifica, con l’obiettivo comune di tutelare la salute pubblica e di garantire un futuro più sicuro e sostenibile per il territorio e i suoi cittadini. Pur partendo da un quadro normativo e operativo complesso, è stata espressa la volontà di proseguire sul percorso di un dialogo costruttivo e continuativo per il raggiungimento degli obiettivi prefissati”.
Nessun accenno, invece, alle vicenda delle due società che si erano dichiarate disponibili a trattare i rifiuti in Italia ed a smaltirli una in Germania e l’altra nei Paesi Bassi, come si evince da un documento del 2021 dell’Isin allegato agli atti della conferenza dei servizi dello scorso marzo e portato a galla dal comitato ‘Fuori i Veleni. Crotone deve vivere’ che si batte per il trasferimento dei rifiuti pericolosi fuori dalla Calabria, come impone il Paur, l’autorizzazione unica regionale recepita nel 2019 dalla conferenza dei servizi e codificata nel decreto ministeriale del 2020.
Insomma, tutti d’amore e d’accordo, anche sulla necessità di diramare le consuete frasi di circostanza che in momenti come questi accontentano tutti. “In una provincia che negli scorsi decenni è stata fatta diventare la pattumiera d’Italia non si può essere permissivi come successo in passato. Dunque la Regione farà di tutto per tutelare il territorio crotonese, l’ambiente e i cittadini” ha assicurato il governatore. “La cooperazione con il presidente Occhiuto è un elemento cruciale per il successo di questo progetto di bonifica. Posso assicurare ai cittadini che, nel pieno rispetto dei rispettivi ruoli, stiamo lavorando alacremente e con la massima attenzione per garantire il loro benessere e la tutela della salute pubblica” gli ha fatto eco il generale Errigo. Fonte: Il Crotonese