Amantea laboratorio di una nuova “democrazia”
Ebbene sì, Amantea riscopre il gusto del pensiero unico, unico per contenuti ma soprattutto per incapacità di rappresentare i cittadini in consiglio comunale.
Le due ex liste che hanno corso per l’ultima tornata elettorale si sono sfaldate di fronte agli interessi che non sembrano molto chiari. Infatti sia la maggioranza che la minoranza si sono sgretolate dando vita a nuovi gruppi consiliari che non condividono più le politiche amministrative. Gli unici consiglieri che si sforzano di fare da opposizione sono quindi Emilia Di Tanna fuoriuscita dalla lista di minoranza “Cambiamo Rotta” ed Orazio Mannarino uscito dalla lista “Neapolis” che ha vinto le elezioni.
Discorso a parte merita l’ex Super Consigliere delegato ai grandi eventi che pur avendo dichiarato il suo dissenso nei confronti del sindaco rimane ancora in maggioranza e non si capisce bene per cosa.
Ma la cosa, questa sì strana, è che i consiglieri eletti ed ancora facenti parte di “Cambiamo Rotta” sono ormai organici all’amministrazione Pellegrino e mai controbattono le scelte amministrative che pure vengono contestate quasi quotidianamente da partiti politici, singoli cittadini o associazioni.
La gravità della situazione politica ad Amantea è data dall’impossibilità di trovare per molti un luogo dove il dissenso e la critica politica trovano diritto di cittadinanza ma che invece vedono brandire la clava delle querele con l’assoluto silenzio dei componenti di “Cambiamo Rotta”.
Socievole (alias “stampella”) ed i suoi si sono persi la “Rotta” a seguito dei vecchi sporchi giochi di palazzo, e non assumono, in Consiglio, posizioni di chiaro dissenso anzi giustificano l’operato di un’amministrazione che è diventata l’incubo dei cittadini di Amantea. E ormai la gente l’ha capito. Sociè, guardat’aru specchio….