Niente da fare. Non si rassegna. Nonostante le gravi violazioni di legge riscontrate dalla Commissione d’accesso antimafia al Comune di Rende, che hanno evidenziato in maniera disarmante il gioco delle tre carte tra le società di Domenico Maduli e di Agostino Iacovo per la gestione dei cartelloni pubblicitari, il tycoon deus ex machina della molto presunta “corazzata” dell’informazione calabrese, non vuole proprio rinunciare alla gallina dalle uova d’oro della città di oltre Campagnano.
RENDE, PUBBLICITA’ MAFIOSA (https://www.iacchite.blog/rende-pubblicita-mafiosa-il-gioco-delle-tre-carte-tra-le-societa-di-maduliiacovo-centinaia-di-fatture-incassate-dal-faccendiere-di-cetraro/)
E nonostante ci fossero già i commissari straordinari quando è stato indetto il nuovo bando per la concessione, beh lui con una faccia di… marmo più che di bronzo, aveva avuto il “coraggio” di rimettersi di nuovo in corsa. Ma i commissari l’hanno escluso senza se e senza ma.
E così, il 23 ottobre scorso, meno di una settimana fa, i commissari hanno emesso la relativa determina dirigenziale con la quale hanno ufficializzato l’esclusione di Maduli e della sua Pubbliemme dalla gara.
“… Con Determinazione Dirigenziale a contrarre n. 623 del 19/04/2024, è stata indetta procedura aperta, ai sensi dall’art. 71 del D.Lgs. 36/2023, per l’Affidamento, in concessione, del servizio di gestione degli impianti pubblicitari di servizio…
– il valore della concessione, per la durata di cinque anni, ammonta a Euro 609.120,00 IVA esclusa e il criterio di aggiudicazione è quello del massimo rialzo rispetto al canone posto a base di gara, pari a Euro 38.000,00…”.
CONSIDERATO che l’esito della verifica dei requisiti è riportato nella disposizione di esclusione della società Pubbliemme S.r.l. dalla procedura di gara prot. 61768 del 23/10/2024, sottoscritta dal RUP, dalla quale si evincono a carico della società:
– la sussistenza di gravi violazioni agli obblighi relativi al pagamento di imposte e tasse o contributi previdenziali, ai sensi dell’art. 95, comma 2, del D.Lgs. 36/2023;
– la sussistenza di gravi illeciti professionali, di cui all’art. 95, comma 1, lett. e), e dell’art. 98, comma 3, lett. c), del D.Lgs. 36/2023;
– la violazione dell’obbligo di comunicare alla stazione appaltante, ai sensi dell’art. 96, comma 14, del D.Lgs. 36/2023, la sussistenza dei fatti e dei provvedimenti che possono costituire causa di esclusione di cui all’art. 95 del medesimo decreto legislativo;
e viene disposta, contestualmente, l’esclusione dell’operatore economico dalla procedura di gara per l’affidamento, in concessione, del servizio di gestione degli impianti pubblicitari di servizio…
di APPROVARE la citata disposizione prot. 61768 del 23/10/2024 e confermare l’esclusione della società Pubbliemme S.r.l. con sede legale a Milano, via Montecatini 13, dalla procedura di gara per l’affidamento, in concessione, del servizio di gestione degli impianti pubblicitari di servizio;
. di NOTIFICARE il presente provvedimento, unitamente alla disposizione di esclusione prot. 61768 del 23/10/2024, alla società Pubbliemme S.r.l., come previsto dall’art. 90, comma 1, lett. d), del D.Lgs. 36/2023…
Ora, si tratterà di vedere se i commissari riterranno opportuno fare scorrere la graduatoria e quindi assegnare la concessione alla ATI Pubblidoro Service, che aveva presentato domanda di partecipazione o se indire un nuovo bando. Noi ci auguriamo vivamente che la ATI Pubblidoro – che è notoriamente azienda seria e che nulla ha a che spartire con il nano di Limbadi – possa vincere la concessione. Anche perché indire un nuovo bando potrebbe indurre il nano di cui sopra a presentarsi sotto… altre spoglie e cercare di fare fessi i commissari. Detto questo, speriamo vivamente che anche Pubblidoro si dia da fare per evitare tranelli. Intelligenti pauca.