Cosenza, la deriva della sanità pubblica svenduta: la prima manifestazione del Comitato

La deriva della sanità pubblica in Calabria, e quindi anche nel nostro territorio, è ormai arrivata a superare ogni limite umanamente accettabile. Liste d’attesa interminabili, Pronto Soccorso costantemente in difficoltà, carenza di personale sanitario, turni massacranti e non più sostenibili, dimissioni di primari, ambulatori pubblici e consultori depotenziati, guardie mediche chiuse, CUP presidiati fin dalle ore dell’alba da cittadini bisognosi di visite mediche, esami clinici, ricoveri ospedalieri, e l’elenco potrebbe ulteriormente allungarsi.

Per poter accedere alle prestazioni sanitarie, sempre più spesso, i cittadini devono ricorrere alle strutture private, dovendo pagare di tasca propria, circostanza che penalizza evidentemente coloro, e purtroppo sono i più, che non avendo tale possibilità rinunciano alle cure mediche.

Da qui la considerazione che ha accomunato, insieme alla CGIL, le forze politiche del campo progressista, movimenti, associazioni, comitati spontanei di cittadini nati per difendere le strutture sanitarie pubbliche dei vari territori, ovvero che tutte le forze in campo schierate a difesa del sistema sanitario pubblico, universale e gratuito, non debbano combattere separatamente questa battaglia.

A tale scopo si è dato vita al COMITATO PER LA SANITA’ PUBBLICA della nostra Provincia, che, quale primo atto della propria attività, ha inteso organizzare una manifestazione pubblica che si è svolta stamattina con un corteo da piazza Loreto a piazza Cappello, davanti all’ospedale di Cosenza.

Hanno aderito anche moltissimi sindaci, perché la salute è il bene primario per i cittadini ed è in cima alle preoccupazioni degli italiani.

Il Comitato, peraltro, non si fermerà, individuando ogni possibile ed ulteriore  forma di mobilitazione per coinvolgere proprio tutti, perché per quanto riguarda il diritto alla salute non esistono cittadini di serie A e cittadini di serie B nel nostro Paese, come la sciagurata Legge sull’autonomia differenzia potrebbe invece sancire definitivamente.

La manifestazione di Cosenza è servita per affermare con forza che il Servizio Sanitario Nazionale non si tocca, ma deve tornare ad essere al centro della politica, a tutti i livelli, per essere tutelato e rilanciato e, ovviamente, adeguatamente finanziato”.