Aderiamo volentieri all’invito del sito La Novità e rilanciamo anche noi la notizia della sigla del contratto da 100 milioni di euro per l’efficientamento energetico degli edifici pubblici.
La Provincia di Cosenza ha recentemente assegnato un importante contratto da 100 milioni di euro per l’efficientamento energetico degli edifici pubblici. Il progetto prevede una durata di vent’anni e ha l’obiettivo di migliorare la sostenibilità energetica e ridurre i costi operativi delle strutture pubbliche locali. Tuttavia, l’assegnazione di questo incarico ha suscitato perplessità e sollevato interrogativi riguardo alla trasparenza della procedura adottata.
Un progetto ambizioso per la sostenibilità energetica
L’iniziativa, definita attraverso la formula del project financing, mira a rendere più efficienti dal punto di vista energetico gli edifici pubblici della provincia, riducendo il consumo di energia e abbattendo i costi a lungo termine. Con l’assegnazione del contratto, la Provincia spera di avviare interventi significativi che permettano di allineare la gestione degli edifici agli standard ambientali moderni.
Grazie al project financing, il contratto prevede un contributo iniziale da parte dell’azienda vincitrice, con un ritorno dell’investimento derivante dai risparmi generati dal miglioramento dell’efficienza energetica e dal contributo della provincia. Tuttavia, il percorso che ha portato all’assegnazione di questo contratto ha sollevato alcuni dubbi riguardo alla rapidità della procedura e alla partecipazione dei soggetti coinvolti.
Dubbi sulla trasparenza dell’assegnazione
L’assegnazione del contratto è avvenuta con una rapidità insolita rispetto alle consuete tempistiche di operazioni di questo genere. La velocità con cui è stato chiuso l’accordo ha fatto emergere preoccupazioni su eventuali criticità nel processo di valutazione e selezione. Diverse fonti locali hanno espresso perplessità sulla trasparenza della procedura e sulla reale apertura a una competizione equa e inclusiva.
L’azienda a cui è stato affidato il contratto è un consorzio che include figure già note nell’ambiente imprenditoriale calabrese. Si tratta del Consorzio Italia Servizi e uno dei soggetti che ci sguazza è una nostra vecchia conoscenza, Antonio Colasante, già detentore dell’appalto delle lavanderie all’Asp di Cosenza in quota malapolitica e massomafia cosentine unite.
ASP COSENZA, L’APPALTO DELLE LAVANDERIE A FACCENDIERE PLURINDAGATO (https://www.iacchite.blog/asp-cosenza-lappalto-delle-lavanderie-al-faccendiere-plurindagato-amico-della-coppa-diabolica-del-cinghiale/)
La presenza di nomi con legami politici noti ha contribuito a sollevare dubbi riguardo alla possibilità di conflitti di interesse o ingerenze che potrebbero aver influenzato l’iter decisionale. Sebbene nessuna irregolarità sia stata segnalata ufficialmente, le dinamiche di assegnazione e la portata economica del progetto giustificano l’attenzione da parte di osservatori e cittadini.
Rosaria Succurro e i dubbi sul conflitto d’interessi
Al centro di questa assegnazione c’è Rosaria Succurro, attuale presidente della provincia di Cosenza e sindaca di San Giovanni in Fiore. La sua posizione di rilievo nell’amministrazione locale ha sollevato preoccupazioni per i potenziali conflitti di interesse. Alcune fonti evidenziano che il marito di Succurro, Marco Ambrogio, figura influente nelle reti politico-imprenditoriali locali, potrebbe avere un ruolo, seppur indiretto, nell’orientare alcune delle scelte amministrative.
Questo possibile intreccio tra interessi personali e pubblici ha generato reazioni critiche tra alcuni cittadini, preoccupati per l’imparzialità delle decisioni politiche e amministrative. Succurro ha dichiarato di essere impegnata nel garantire il miglioramento della qualità della vita dei cittadini e ha sottolineato la regolarità delle operazioni seguite. Tuttavia, la mancata trasparenza su alcuni passaggi dell’assegnazione alimenta le perplessità, e molti chiedono maggiore chiarezza e un’azione che rispetti rigorosamente il principio di imparzialità.
Assenza di un dialogo pubblico e reazioni dalla politica
Nonostante l’impatto economico e ambientale del progetto, le voci critiche e di opposizione sono state poche. Gli attori politici locali, compresi i rappresentanti dell’opposizione, non hanno rilasciato dichiarazioni pubbliche significative sull’operazione. La mancanza di una discussione approfondita e di un confronto pubblico sulle modalità di assegnazione ha sorpreso molti, specialmente considerando la rilevanza del contratto per il territorio.
Questa assenza di dibattito pubblico rappresenta un tema ricorrente in Calabria, dove spesso si osserva una polarizzazione tra la narrativa antimafia e l’attenzione a questioni come la gestione delle risorse economiche locali. Di fronte a una cifra così rilevante e alla natura strategica del progetto, molti cittadini si sarebbero aspettati maggiore coinvolgimento delle istituzioni e della società civile.
Il ruolo dei media locali e la sfida della trasparenza
Un altro aspetto degno di nota è la scarsa copertura mediatica riservata all’assegnazione del contratto. Seppure i media nazionali intervengano spesso su eventi di rilievo in Calabria, le testate locali non hanno mostrato grande interesse per il caso. Gli osservatori sottolineano che l’assenza di una copertura giornalistica adeguata rischia di minare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni, poiché temi come la trasparenza e la correttezza della pubblica amministrazione sono cruciali per garantire un uso responsabile delle risorse pubbliche.
In una regione complessa come la Calabria, dove le difficoltà sociali ed economiche richiedono una gestione responsabile e trasparente, è importante che i media contribuiscano a stimolare un dibattito informato e costruttivo. Tuttavia, in questo caso, sembra che la mancanza di interesse abbia creato una distanza tra le decisioni amministrative e la comunità.
Un’opportunità per il futuro della provincia
Nonostante le perplessità, l’assegnazione di un contratto di questa portata rappresenta un’opportunità per la provincia di Cosenza. L’efficientamento energetico degli edifici pubblici potrebbe portare benefici economici e ambientali significativi, migliorando la qualità della vita dei cittadini e contribuendo agli obiettivi di sostenibilità.
Rimane però cruciale che le istituzioni locali facciano chiarezza sull’iter adottato e sui criteri di selezione utilizzati. La trasparenza non solo aumenterebbe la fiducia dei cittadini, ma assicurerebbe anche un precedente positivo per le future iniziative di investimento pubblico.