Lamezia Terme – Colpo di scena nel Processo Perseo che si sta celebrando nella corte d’appello di Catanzaro a carico di 45 imputati arrestati il 26 luglio 2013 che hanno scelto il rito abbreviato.
A cambiare le carte in tavola, nel processo giunto nella fase finale quella delle discussioni degli avvocati, un nuovo collaboratore di giustizia: Domenico Giampà detto “Buccacciello”.
Nell’udienza di oggi, infatti, dovevano continuare le arringhe degli avvocati ma, a sorpresa è arrivata la testimonianza di “Buccacciello” in collegamento video.
Il nuovo collaboratore ha iniziato a riferire sui suoi trascorsi come esponente della cosca Giampà e in merito agli omicidi nei quali è coinvolto. A causa di problemi tecnici l’udienza è stata però rinviata al 13 luglio con la continuazione dell’esame del neo collaboratore, il controesame e la prosecuzione delle discussioni dei legali. A breve, quindi, la sentenza.
Domenico Giampà è ritenuto dagli inquirenti della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro un killer dell’omonima cosca di Lamezia Terme ed in primo grado è stato condannato a 20 anni.
In carcere dall’agosto del 2009 per l’omicidio di Roberto Amendola, ucciso e bruciato nella sua auto nel novembre del 2008, il neo-pentito si autoaccusato di essere l’esecutore materiale degli omicidi di Domenico Zagami, Antonio Deodato e Giovanni Gualtieri.
In più avrebbe partecipato ad un altro agguato, quello ai danni di Francesco Zagami dove invece avrebbe recuperato il killer.