Cosenza, città unica. I pietosi messaggi del cazzaro: la fascia logora… chi non ce l’ha!

Non ce la fa, non si contiene, è più forte di lui. Da qualche settimana Mario Occhiuto, alias l cazzaro, sembra essere stato morso dalla… tarantola. La sua ossessione è la città unica di Cosenza, che dovrebbe annettere per fusione calata dall’alto della malapolitica i comuni di Rende e Castrolibero onde estinguere le centinaia di milioni di debiti causate dal suo fallimentare decennio che ha portato al default anche la città. Lo sanno tutti che il cazzaro anela il suo ritorno alla carica di sindaco e le prove provate sono i suoi profili social nei quali praticamente a tamburo battente diffonde messaggi mirati a votare Sì al referendum del 1° dicembre e che lo hanno addirittura portato ad animare una tragicomica convention in un albergo di via Panebianco. Lo sanno tutti, insomma, che Occhiuto senior vorrebbe la candidatura ma è chiaro che, a chi gli chiede se è vero, lui risponda negativamente. Anche perché, nella sua testa bacata, lui si aspetterebbe che i suoi alleati andassero a prenderlo in trionfo per… fargli accettare l’investitura.

Ma nelle ultime ore, se possibile, la sua frenesia è ancora aumentata. Nel pomeriggio di ieri ha diffuso una dichiarazione-manifesto delirante, nella quale affermava che bisogna assolutamente fare la città unica altrimenti Cosenza perderebbe il ruolo di capoluogo di provincia e diventerebbe provincia di… Corigliano-Rossano. Una presa di posizione assurda, che ovviamente ha dato la possibilità ai suoi avversari e prima di tutti a Flavio Stasi, sindaco di Corigliano-Rossano, di trattarlo per come si merita.

STASI SBERTUCCIA IL CAZZARO (https://www.iacchite.blog/cosenza-citta-unica-e-capoluogo-stasi-sbertuccia-il-cazzaro-siamo-alla-logica-del-fricacumpagni-manifesto-politico-di-una-classe-politica-fallimentare/)

E così Mario il cazzaro, probabilmente mandato a quel paese anche dal fratello, ha cercato in maniera ridicola di correre ai ripari diffondendo un’altra dichiarazione nella quale ovviamente cambia il suo giudizio su Corigliano-Rossano. Della serie: quando la pezza è peggio del buco.

Ma visto che al peggio non c’è mai fine, a conclusione di tutta questa frenetica attività, ieri sera, probabilmente in preda allo sconforto, il cazzaro ha pubblicato una pietosa, più ancora che tragicomica, fotografia che lo ritrae insieme ai sindaci di tutta Italia all’assemblea dell’Anci, con una didascalia che è tutto un programma: “L’unico senza fascia, perché la porto invisibile… direttamente nel cuore…”. Beh, qui siamo ben oltre il messaggio subliminale, qui siamo proprio alla “confessione” del suo sempre più insano desiderio di ritornare a saccheggiare Cosenza e a vessare i cittadini. Ma sappiamo bene ormai perché lo fa.

Da qualche giorno anche lui ha appreso che il “sistema” della malapolitica sta per farlo fuori esattamente com’è accaduto quando avrebbe voluto fare il presidente della Regione. E se all’epoca erano stati Jole Santelli prima e il fratello poi a “eliminarlo”, adesso il prescelto è il rettore dell’Unical Nicola Leone. E questa circostanza al cazzaro de noantri brucia, ma così tanto che più di tanto non si può. Ed è facilissimo scegliere la vera didascalia a questa foto dell’assemblea Anci: “La fascia logora chi non ce l’ha”. Una parodia del vecchio adagio di Giulio Andreotti, che al posto della fascia metteva il “potere”, che attraverso la fascia indica il malessere esistenziale del cazzaro che oggi come oggi è senza né arte né parte. Aiutatelo, per favore, e se ci riuscite continuate a farlo delirare…