“Sono Beatrice, ho 22 anni e vengo da Catanzaro. Dopo il liceo ho lavorato come cameriera, barista e commessa. Lavori che mi hanno formata, che mi hanno insegnato l’importanza degli sforzi, dell’umiltà e dei rapporti verso gli altri”.
Nella puntata di ieri sera “Chi l’ha visto?” ha affrontato di petto il caso della morte di Beatrice Celia, trovata morta dalla madre il 17 marzo scorso. Ufficialmente si tratterebbe di un suicidio ma la famiglia della ragazza ha deciso di volerci vedere chiaro perché ci sono troppe cose che non tornano.
“Sono otto mesi che piango – dice la mamma di Beatrice, Elena -, si va avanti ma non ci può essere rassegnazione, non posso accettare quello che è successo, non in quel modo senza sapere niente, io devo sapere quello che è successo quella sera”.
Elena è la madre di Beatrice, una bellissima ragazza di 22 anni, con la testa sulle spalle. Lavora e organizza cerimonie ed eventi per l’azienda di famiglia, per il suo futuro ha progetti molto concreti, in passato ha fatto la modella per divertimento. Ha un senso della famiglia molto forte e un sentimento speciale la lega anche a sua nonna Rosa.
Beatrice da un anno e mezzo frequenta un ragazzo, è un coetaneo di Catanzaro ma qualcosa non va: “Era un rapporto malato, un rapporto tossico – dice Elena – perché lei non era più la stessa da quando stava con lui. Lui addirittura le aveva detto che la controllava e che le aveva messo un dispositivo grazie al quale sapeva lei dov’era e sapeva sempre quello che lei faceva e con chi era…”.
Un amore turbolento, addirittura tossico. Beatrice aveva raccontato a sua madre i tanti problemi della sua relazione e una volta è la stessa Elena che assiste a una delle tante liti tra sua figlia ed il fidanzato: “Eravamo in una discoteca estiva davanti a forse 500 persone, io stavo lavorando e lui le ha messo le mani al collo davanti a tutti e io ho fatto intervenire il buttafuori… Lui aveva reagito in questo modo perché lei aveva salutato una persona…”.
Dopo un anno e mezzo i due fidanzati si lasciano e Beatrice piano piano riprende in mano la sua vita e i suoi sogni. Fa un provino per partecipare a una trasmissione televisiva, “Uomini e Donne”. Il lavoro, la famiglia, le amiche, le aspirazioni di una giovane donna poco più che ventenne, tutto sembra riprendere il giusto verso, Beatrice fa anche delle foto per un servizio pubblicitario. Ma è rimasto qualcosa di quell’amore tossico. Beatrice non può più uscire con le sue amiche in maniera spensierata.
Aurora, un’amica di Beatrice, ha accettato di parlare: “Aveva timore di fare un dispetto a questa persona che comunque glielo faceva pesare se lei usciva senza di lui. Usciva con me, arrivavano dei messaggi… Sei con quella prostituta di quella tua amica, andate a prostituirvi insieme… cose del genere… quando andavamo solo a ballare…”.
Beatrice cerca di fare la sua vita, sembra intenzionata a non tornare con il suo ex fidanzato ma un giorno succede qualcosa che la sorprende. “Lui le lascia un biglietto attaccato al parabrezza della macchina – racconta Elena – in cui le scrive: concerto dei Club Dogo si o no… E lei riceve questo biglietto e rimane molto stupita anche in parte contrariata, fatto sta che lui poi le riscrive con insistenza e lei era in dubbio fino alla notte stessa se partire io no”.
Quando il suo ex fidanzato la invita al concerto dei Club Dogo a Milano, Beatrice non sa dire di no e decide di partire con lui. E’ l’11 marzo ma quella che avrebbe dovuto essere una serata di riappacificazione si trasforma in un incubo. I due ragazzi discutono, arrivano al concerto in ritardo appena in tempo per l’ultima canzone., poi in albergo continuano a litigare”.
Beatrice si era confidata con Aurora: “Dopo il concerto, loro si mettono a letto per dormire, lei voleva capire cosa fossero loro due, fidanzati, amici, conoscenti… lui non le dava retta ma lei aveva bisogno di sapere. Mi diceva che era come se stesse con uno sconosciuto in quel letto e che si sentiva sbagliata. Si alza per fare la valigia e mentre lei è di spalle lui la prende da dietro, la strattona per il collo e le braccia e lei si chiude in bagno per difendersi”.
Beatrice e il fidanzato tornano a Catanzaro, la mamma rivela che la ragazza aveva lividi sul corpo: sul collo e sulle braccia. Elena mostra le fotografie a “Chi l’ha visto?”, che le diffonde in tutta Italia.
Aurora conferma e aggiunge che Beatrice per uscire aveva coperto i lividi col fondotinta e aveva messo un cardigan nero per nascondere tutto.
Nei giorni seguenti Beatrice resta a casa, non ha voglia di uscire e così arriva il 16 marzo. Ale 10 di sera Elena esce per andare a lavorare e lei le dice che avrebbe fatto il bagno e sarebbe andata a dormire. Beatrice resta da sola a casa, forse vuole chiarire una volta per tutte, prende il telefono e invia alcuni messaggi al suo fidanzato. In uno scrive “Ti prego, vieni qui, non ce la faccio più”. Il ragazzo – intervistato via telefono e del quale non si conoscono le generalità – ha raccontato che quei messaggi li ha letti solo il giorno dopo perché quella sera lui alle 10 era già andato a dormire.
Passa la notte, e alle 7 del mattino Elena torna a casa dal lavoro e trova Beatrice senza vita in bagno. Cosa è successo quella notte? Elena non crede che la sua Beatrice abbia potuto fare un gesto estremo, non ne aveva nessun motivo. “Entro nella stanza – continua Elena – e noto che c’era una maglietta che non c’era mai stata assolutamente a casa mia e che era poggiata sulla sedia. C’erano anche un paio di auricolari neri poggiati sul lavello del bagno diversi dai suoi che erano bianchi ed erano nella sua stanza”.
A chi appartengono gli auricolari e la maglietta che stavano nella stanza della figlia? Qualcuno è entrato in casa? C’era qualcuno con Beatrice quando è morta? Sono tante le domande e tanti i punti oscuri in questa vicenda. Elena lancia un appello a tutta la città di Catanzaro: “Se qualcuno ha visto qualcosa lo dica alle autorità e dica anche se ci sono stati episodi nei quali Beatrice è stata aggredita, strattonata o minacciata… alcune cose le so ma ci saranno tante altre cose che non so…”. Vedremo se ci saranno sviluppi.