“VOTATE SI PER IMPEDIRE CHE CORIGLIANO-ROSSANO DIVENTI CAPOLUOGO”
di Fabio Menin
“Votate Sì per impedire che Corigliano-Rossano diventi capoluogo”. Questa la dichiarazione di Mario Occhiuto, fratello del governatore della Calabria per invitare i suoi concittadini ad andare a votare al referendum pro fusione a Cosenza, Rende e Castrolibero.
I capi di Cosenza, quindi, temono che Corigliano-Rossano voglia sopravanzare Cosenza stessa, addirittura che diventi capoluogo provinciale. La classe dirigente cosentina, che sulle questioni di fondo ha sempre visto destra e sinistra unite, ha dichiarato il suo avversario storico: Corigliano-Rossano. Adesso finalmente capiamo i comportamenti del governatore Occhiuto che per la nostra città si è sempre impegnato a proporre progetti che ne frenassero lo sviluppo. Ecco chi sono i padrini occulti del progetto Baker Hughes a Schiavonea: la classe dirigente cosentina che non sopporta l’idea che il nostro porto diventi un vero porto con navi da crociera e commerciali, ma voleva rinchiuderlo dentro una fabbrica, snaturandone la funzione e impedendo in sostanza per la bellezza di 30 anni potesse avere un vero sviluppo portuale.
Dobbiamo quindi guardarci da Cosenza? Certamente dalla sua classe dirigente TUTTA che ha sempre pensato di voler dominare sulla provincia a spese di chi produce la ricchezza, cioè la Sibaritide e le aree costiere per il turismo. Il discorso parte molto da lontano, ed arriva fino a Giacomo Mancini, grandissimo ministro cosentino, che però aveva il difetto di tifare per la sua città, Cosenza, come dimostrò la deviazione dal tratto jonico pensato inizialmente dall’Anas verso Cosenza proprio su input appunto di Mancini, allora ministro dei Trasporti, dell’autostrada del Sole, oggi del Mediterraneo, quando molti anni fa venne realizzata. Onore a Giacomo Mancini, per carità, ma la mentalità Cosenzacentrica che oggi dimostra Mario Occhiuto e anche altri suoi concittadini che hanno governato in passato viene da lontano, ben prima del dopoguerra del Novecento. Cosenza infatti, storicamente e anche negli ultimi 50 anni, si avvale della sua posizione amministrativa di comando per incamerare laute risorse che sono prodotte dalle aree che considera periferiche come la Sibaritide e le coste joniche e tirreniche.
Io che non sono originario né di CORIGLIANO-ROSSANO né di Cosenza dico che questa è una guerra tra poveri, una mentalità che anziché favorire la crescita della Calabria mortifica i suoi concittadini.
Tutti quelli che per decenni hanno votato candidati di Cosenza, a occhi chiusi, e che si affannano a fare propaganda oggi per la destra cosentina al potere (Occhiuto) e ieri per la sinistra cosentina (Mario Oliverio, Nicola Adamo eccetera) debbono quindi riconsiderare il loro essere calabresi. Cosenza NON VUOLE LO SVILUPPO ECONOMICO DELLA SUA PROVINCIA, MA VUOLE SOLO ACCENTRARE QUALUNQUE SVILUPPO NELLA CITTA’ CAPOLUOGO.
Non saprei dire se alla fine la soluzione potrebbe essere una nuova provincia jonica calabrese autonoma da Cosenza, in teoria sì, in pratica poi bisogna vedere, perché le divisioni alla lunga penalizzano, ma nel nostro caso la storia ha dimostrato che l’unità ha penalizzato le periferie provinciali di Cosenza.
Per adesso mi limito a consigliare a tutta la destra e sinistra Sibarita che tiene alla parte Nord-Est della Calabria, CORIGLIANO-ROSSANO, Trebisacce, Cariati, Cassano, di pensare non una, ma trenta volte prima di portare dalle nostre parti questi personaggi cosentini.
Per avere la ferrovia moderna, la 106 moderna, gli ospedali jonici moderni, purtroppo su Cosenza non possiamo fare grande affidamento. Vedremo se e come il nuovo ospedale della Sibaritide (in costruzione a Corigliano-Rossano) vedrà la luce, se così dovesse essere ne riparleremo.
Esiste una SOLUZIONE DEL CONFLITTO COSENZA-PIANA DI SIBARI? Se la classe dirigente del capoluogo accetta di rinunciare alla mentalità accentratrice sì, le soluzioni si trovano, se invece continua a voler depredare le periferie e comandare in maniera accentrata ho l’impressione che la Calabria continuerà a restare agli ultimi posti.