A Cosenza la protesta degli idonei che hanno votato centrodestra: “Ci avete traditi”
Un grido quello degli idonei al Concorso Scuola Pnrr che non accetta più di essere ignorato. È la voce di chi si riconosce, o meglio si riconosceva, nei valori di centrodestra, di chi ha riposto fiducia in un progetto politico e ora si sente tradito. Piazza dopo piazza, come quella di Cosenza sotto la pioggia, emerge la stessa determinazione: non si può più accettare che i sacrifici di chi crede nel merito, nel lavoro e nell’onestà vengano calpestati. La parola chiave che ha animato i manifestanti idonei al Concorso Scuola Pnrr è stata “ordine”.
Ordine nel manifestare, ordine nel sistema di reclutamento scolastico senza tutto questo trambusto allucinante, ordine nelle graduatorie. La piazza di Cosenza non era fatta di slogan vuoti, ma di storie personali. Storie come quella di insegnanti che, dopo aver superato un concorso con sacrificio, si trovano esclusi da un sistema che sembra premiare scorciatoie e logiche opache. Non è solo il concorso superato e senza entrare nelle Graduatorie di merito e senza abilitazione a portare disgusto a chi ha votato Giorgia Meloni e company.
È il caso anche delle graduatorie GPS dove laureati attraverso percorsi regolari sono stati messi da parte a favore di chi ha acquisito titoli discutibili all’estero o si ritrova il Servizio civile universale ed è stato premiato da un algoritmo apparentemente cieco. Situazioni che lasciano senza cattedra chi ha superato un concorso con il massimo dei voti allo scritto e all’orale o con contratti precari “fino ad avente diritto” che non garantiscono alcuna stabilità ma solo ansie, tensioni, paura di perdere il lavoro.
Cosenza, città ubicata nella regione più povera d’Italia, il 29 novembre è diventata simbolo dello sdegno di chi è idoneo al concorso ed ha votato quel centrodestra che l’ha ridotto a tutto questo. Reggio Calabria è diventata il simbolo di un sistema che fa acqua da tutte le parti. Qui, nelle due classi di concorso per Lettere, il numero degli abilitati è passato da 20 a 120 in un solo anno, con molti in possesso di titoli ottenuti all’estero e non sempre riconosciuti, ma che gli hanno consentito di abilitarsi su materia anche se bocciati al concorso e passare in prima fascia!!! A questa confusione si aggiunge il paradosso , lo ripetiamo, di chi bocciato al concorso ma in possesso del servizio civile universale ha avuto priorità con la scelta dell’algoritmo e ha preso l’incarico annuale e chi ha superato il concorso è a casa o lavora fino ad avente diritto!!! Il risultato è un sistema dove il merito e la preparazione sono relegati a un ruolo marginale, e dove chi dovrebbe essere premiato per il proprio percorso rimane ai margini, spesso disoccupato o precario. È un dramma o meglio l’incubo che si ripete: idonei al concorso che a giorni potrebbero perdere l’incarico perché questo centrodestra ha rispolverato i contratti fino ad avente diritto!!!.
A Cosenza come a Bologna erano presenti non solo persone di Sinistra, ma erano presenti uomini e donne che hanno creduto nel centrodestra, che hanno sperato in un cambiamento che avrebbe portato trasparenza, giustizia e rispetto. Ora quel popolo si sente abbandonato. Tradimento non solo politico, ma umano: un tradimento che ha tolto entusiasmo, sorriso, voglia di sognare. Le voci che si sono alzate in questa piazza hanno promesso di non dimenticare. Non dimenticheranno il supplizio che stanno vivendo, la frustrazione di chi ha rispettato le regole senza ottenere ciò che meritava. Non dimenticheranno un sistema che ha lasciato spazio a favoritismi e ha negato il riconoscimento di chi ha lavorato con serietà e sacrificio. “Mai più vi voteremo” è un monito che riecheggia nelle piazze e nei cuori di chi si sente tradito. È un grido di dolore e, insieme, un appello alla politica: ascoltare, rimediare ai danni fatti, restituire dignità a chi ha superato una o due procedure del concorso Pnrrr in corso dando la possibilità di abilitarsi e risolvendo la situazione di chi ha un contratto fino ad avente diritto.
Idonei e vincitori del Concorso Scuola 2023